La montagna minaccia il centro storico di Magré 

Zone di pericolo. Smottamenti e frequenti scariche di sassi sono il “nemico numero uno” In una situazione di rischio soprattutto la località Lafot e l’area delle case Chini, Degasperi e Poli


Bruno Tonidandel


Magré. Nell’autunno scorso il Consiglio comunale di Magré aveva approvato, dopo averlo presentato alla cittadinanza, il Piano delle zone di pericolo del paese. Uno strumento importante che regola l’espansione edilizia futura e che garantisce la sicurezza della comunità.

Gli estensori del Piano, l’ingegner Christian Scherer e il geologo Matteo Marini, avevano evidenziato che il pericolo di Magré arriva dall’alto e non, o per lo meno in minor misura, dal fondovalle. Se infatti per il paese di Cortina, che ha l’Adige che scorre a qualche centinaio di metri dalla piazza della chiesa, il pericolo numero uno è l’acqua, per gli abitanti della vicina borgata di Magré l’incubo è la montagna. O meglio sono le frane, gli smottamenti, le frequenti cadute dei sassi che si staccano dai costoni di roccia che delimitano le abitazioni più in alto del paese soprattutto dopo temporali o con le abbondanti piogge autunnali, a impensierire specialmente i residenti che vivono nel centro storico.

È ben vero che negli scorsi anni è stato fatto molto per rendere più docile la montagna imbrigliandone con reti paramassi i punti più critici. Ma anno dopo anno le situazioni di rischio si susseguono e di conseguenza è necessario correre ai ripari per garantire una maggior sicurezza agli abitanti che risiedono negli edifici più a rischio.

Proprio pochi giorni fa la Giunta comunale di Magré ha deciso un ulteriore intervento lungo via Johann Steck e vicolo Parrocchia dopo la caduta di sassi causata dalle piogge abbondanti dell’autunno scorso e del mese di febbraio. In quelle occasioni erano stati anche eseguiti sopralluoghi da parte dei tecnici dell’Ufficio provinciale Geologia e prove materiali, che avevano constatato la pericolosità del versante roccioso, specialmente in località Lafot e nella zona nei pressi della chiesa parrocchiale sopra le abitazioni Chini, Degasperi (la casa dove abita il sindaco, Theresia Degasperi Gozzi) e Poli.

Nella seduta dell’altra sera l’esecutivo comunale ha dato il via libera ai lavori, che consistono nella manutenzione straordinaria delle già esistenti opere di protezione dalla caduta di sassi per un importo complessivo di 35.714 euro.

Nel contempo, sempre con voti unanimi, è stata approvata l’offerta e di conseguenza è stato conferito l’incarico dell’opera allo Studio TP Geology del geologo Thomas Pinter e alla ditta “Alta Quota”. La delibera della Giunta è immediatamente eseguibile data l’urgenza e l’indifferibilità, visto che ne va della sicurezza dei residenti, a garanzia delle abitazioni.

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