Laives dichiara «guerra» ai cani senza guinzaglio 

Per i quadrupedi lasciati liberi nei luoghi pubblici sanzione portata a 100 euro L’assessore Vettorato: sempre legati, e corda non più lunga di un metro e mezzo 



LAIVES. I cani che circolano liberi per il territorio stanno diventando un problema. «Tanta gente chiama per lamentarsene - dice a proposito Alessandro Beati, sindaco di Vadena e vice presidente della Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina - in particolare riferendo che succede spesso lungo la pista ciclabile. Questi cani liberi sono un pericolo per ciclisti e pedoni, specialmente se sono animali di grossa taglia. Non è il primo ciclista che dice di essere stato inseguito per un tratto da qualche cane. Anche nelle campagne della zona non possono circolare - continua Beati - sia perché si tratta pur sempre di proprietà private e poi perché le campagne dove si coltivano mele, sono classificate come zone di produzione alimentare, soggette perciò alle norme sull'igiene».

Sulla sponda opposta dell'Adige, nel territorio di Laives, c’è lo stesso problema, in particolare lungo la strada che va dal cavalcavia autostradale fino al ponte di Vadena. Anche lì chi fa una passeggiata o una corsetta, si è trovato a confronto con qualche cane libero e ovviamente la situazione crea anche paura se si tratta di cani di grossa taglia da soli, senza che si veda il proprietario nei paraggi. «Proprio durante la riunione di giunta dell'altra mattina abbiamo rivisto il regolamento della polizia municipale - dice a proposito Giuliano Vettorato, assessore comunale all'ambiente di Laives - regolamento nell'ambito del quale viene affrontata anche la questione dei cani che sporcano (con i padroni che non puliscono) che circolano liberi in luoghi pubblici. La sanzione adesso sarà di 100 euro e ricordo anche che, per legge, un cane, quando viene portato in giro, fuori dalla proprietà privata, deve essere sempre legato al guinzaglio, non più lungo di un metro e mezzo circa e mai può essere lasciato libero, salvo che nelle apposite aree che anche qui da noi ci sono. Su questi aspetti il Comune ha deciso di essere più attento e severo in caso di trasgressioni.

A Laives sono più di mille i cani grandi e piccoli censiti e per fortuna è solo una minoranza di proprietari che proprio non vuole saperne di rispettare le regole, come quella di pulire quando il proprio cane sporca in giro, anche all'interno delle aree cani ovviamente. Per cercare di sensibilizzare (e convincere) questi proprietari "refrattari", tempo addietro l'assessore Vettorato aveva messo a disposizione, gratuitamente, cento sacchettini a testa. (b.c.)













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