Maxicolletta per far riaprire il calzolaio a San Giacomo 

Dopo l’incendio. Il laboratorio Excelsior era stato costretto a chiudere l’11 febbraio Il titolare: «Ho subito danni per più di 30 mila euro, ma tanti colleghi mi stanno aiutando»


Bruno Canali


Laives. La calzoleria Excelsior di San Giacomo, distrutta da un incendio lo scorso 11 febbraio, riaprirà. Non subito comunque, perché prima bisogna rimettere a posto tutto, dai muri alle attrezzature. «Spero di riuscire a riaprire per aprile – dice Loris Corieri, il titolare, che sta lavorando nei locali dove da trent’anni svolge l’attività di calzolaio –. Praticamente è tutto da rifare, dai muri al pavimento. Non ero assicurato e anche se ancora non ho fatto tutti i conti, credo che i danni non siano inferiori ai 30 mila euro, fra locale distrutto, arredamenti da buttare e scarpe andate perdute. Solo di pellame rovinato dal fumo saranno 4 o 5 mila euro, tutti danni che non sono coperti da assicurazione. È stato un vero disastro, ma ricomincerò come prima».

E qui è scattata spontanea la solidarietà per aiutare concretamente Corieri a ricominciare la sua attività. La proprietaria dell’immobile, situato nel centro di San Giacomo, gli ha annullato il mese di affitto, e si sono attivati anche tanti colleghi calzolai dall’intera penisola in una gara di solidarietà encomiabile che dimostra anche i legami fra i membri di una stessa categoria. «Ho ricevuto la solidarietà di tante persone – dice Corieri –, in particolare di altri calzolai, che hanno avviato una colletta per aiutarmi a pagare i danni e a rimettermi in moto. Mi hanno contattato colleghi da altre regioni italiane e qualcuno, come un calzolaio lombardo, si è addirittura offerto di riparare le scarpe dei miei clienti mandandole a prendere e riportandomele. Intanto però non posso fare niente se non sistemare i locali e quindi rimettere in sesto anche arredamento e macchinari, ma ringrazio di cuore tutti coloro che si sono mossi per darmi concretamente una mano». La colletta continua: si possono versare offerte a Loris Corieri, poste pay n. 5333171089089250, codice fiscale CRRLRS61A01I138K.

L’incendio che ha distrutto la calzoleria Excelsior di San Giacomo era stato innescato – secondo le verifiche fatte dai vigili del fuoco di San Giacomo, intervenuti sul posto – da un fon lasciato inavvertitamente acceso durante la chiusura di mezzogiorno. Si era trattato di una circostanza particolarmente sfortunata, perché quella mattina a un certo punto in tutta la zona, così come in vaste aree della provincia, era mancata la corrente elettrica. Per questo, essendo mezzogiorno, Corieri aveva chiuso il negozio ed era andato a pranzo. Nel frattempo la corrente elettrica era stata riattivata e così anche il fon aveva ricominciato a funzionare, fino a surriscaldarsi e dare inizio all’incendio. Fortunatamente un inquilino della stessa casa che è anche membro dei vigili del fuoco volontari di San Giacomo si era accorto che dal negozio chiuso usciva fumo. Aveva quindi lanciato l’allarme e i pompieri, che hanno la caserma a poche centinaia di metri dalla calzoleria, erano arrivati in tempo per evitare che il fuoco distruggesse tutto. Per entrare avevano dovuto sfondare la porta di ingresso del negozio e poi allontanare il denso fumo che aveva invaso i locali.













Altre notizie

Attualità