Mele, sconfitta la ticchiolatura 

Egna, due varietà resistenti al fungo grazie alla collaborazione tra enti e consorzi



EGNA/VADENA. Per essere concorrenziali sul mercato, le mele di oggi devono essere belle da vedere e buone da mangiare. Non basta però essere succose, croccanti e invitanti: le mele devono anche avere una buona conservabilità. Da questa molteplice esigenza nasce la proficua collaborazione avviata ormai da anni dai due grandi consorzi frutticoli Vog e Vi.P con il Consorzio per l’innovazione varietale dell’Alto Adige (Sk), il Centro di sperimentazione Laimburg e il Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige. Obiettivo: la creazione di nuove varietà di mela.

Nel momento in cui un tipo di mela viene ritenuto idoneo e si decide di lanciarlo sul mercato, la palla passa al Consorzio per l’innovazione che provvede all’acquisizione delle necessarie licenze di coltivazione e commercializzazione. Dal 2010 l’ente Sk ha ammesso alla seconda fase della sperimentazione una sessantina di varietà, alcune delle quali nel frattempo sono state già scartate. Ad oggi in Alto Adige le varietà di mela disponibili sul mercato sono più di 40. Le ultime nate nell’incubatore del Consorzio per l’innovazione sono le varietà Bonita e SQ 159-Natyra®. La loro caratteristica più importante è la resistenza alla ticchiolatura, la temutissima malattia del melo diffusa a livello mondiale e causata dagli ascomiceti. Questo fungo prospera in condizioni ambientali di grande umidità, come può accadere in primavera o in estate in seguito a prolungate precipitazioni. La ticchiolatura colpisce prevalentemente le foglie e i frutti, generando delle macchie nerastre decisamente brutte a vedersi. In seguito le foglie cadono, mentre nelle mele si producono fessurazioni che facilitano l’attacco di patogeni che provocano la putrefazione del frutto.

Va da sé che le mele colpite da questa malattia hanno una conservabilità molto ridotta, e pertanto l’introduzione sul mercato delle varietà Bonita e SQ 159-Natyra® rappresenta un passo importante nella lotta alla ticchiolatura condotta dalla frutticoltura altoatesina. Da notare anche che, per quanto riguarda la varietà Bonita biologica, Vi.P e Vog hanno addirittura l’esclusiva a livello europeo.

La Bonita nasce dall’incrocio tra le varietà Topaz e Cripps Pink, originarie della Repubblica Ceca, ed ha un gusto gradevolmente agrodolce. La raccolta avviene a fine settembre, circa una settimana dopo le Golden Delicious. Negli anni 2016 e 2017 sono stati piantati 60.000 alberi, quest’anno ne saranno aggiunti altri 65.000 sempre a coltivazione biologica. Nel 2018 inoltre per la prima volta la Bonita sarà coltivata anche con il metodo integrato, con la messa a dimora in tutta la Val Venosta di 84.000 piante; lo stesso numero di alberi sarà piantato anche nel 2019. La varietà SQ 159, accompagnata nel nome dal marchio commerciale Natyra®, è una mela di colore rosso scuro, molto saporita e aromatica. Nasce dall’incrocio tra la mela Elise e una varietà resistente alla ticchiolatura di origine olandese. (b.c.)













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