Il caso

Niente gloria per Pablito: Laives boccia l’intitolazione della via

Respinta la proposta di Gagliardini e Endrizzi di dedicare al grande Paolo Rossi la strada per Galizia



LAIVES. Niente gloria per Paolo Rossi. L’emblema della leggendaria vittoria della Nazionale italiana nel 1982 in Spagna, il mondiale di calcio conquistato (anche) grazie ai gol dell’indimenticato Pablito, non riesce proprio ad avere neppure un piccolo riconoscimento come, in questo caso, l’intitolazione di un pezzo di strada a Laives.

Con una mozione abbastanza “inusuale”, i consiglieri comunali Dino Gagliardini e Sara Endrizzi (Pd) hanno proposto, al consiglio comunale, l’intitolazione al calciatore scomparso nel 2020 - uno dei cinque italiani a vincere (nel 1982) il Pallone d’Oro e soprattutto, come detto, il grande protagonista dell’indimenticabile vittoria del campionato del mondo nel luglio del 1982 - della strada che da via Kennedy raggiunge la zona sportiva Galizia.

La proposta dei due consiglieri è stata respinta dalla maggioranza consiliare. Gagliardini ha letto un lungo documento nel quale ha ricordato la figura e le gesta sportive di Paolo Rossi, insieme all’insegnamento morale che fin quando è vissuto ha dato alle giovani generazioni e non solo nello sport. «Via Galizia – ha spiegato Gagliardini – collega la zona sportiva alla città e giustamente potrebbe essere intitolata al calciatore Paolo Rossi, un omaggio per quello che ha rappresentato nello sport e nella vita».

Di parere opposto la maggioranza politica che governa Laives. L’assessore allo sport Luca Dallago, e come lui anche qualche altro esponente di maggioranza, respingendo la mozione ha spiegato anche che figure degne di essere ricordate, intitolando loro qualche luogo sul territorio comunale, ce ne sarebbero anche a livello locale, «e comunque – ha concluso – se ne potrà eventualmente parlare in futuro, casomai, trascorsi i 10 anni dalla morte, come prevede la legge».

Paolo Rossi è stato già al centro di una discussione sulla possibilità di intitolargli, a Roma, lo stadio Olimpico, proposta che ha finito per scatenare più di una polemica. Non c’è gloria per gli eroi.













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