Per la materna senza gestore arriva il Comune

Laives. Con la decisione della cooperativa che gestisce la scuola materna tedesca a Laives di non rinnovare più l’impegno si era aperto un problema per l’amministrazione comunale e il rischio era...



Laives. Con la decisione della cooperativa che gestisce la scuola materna tedesca a Laives di non rinnovare più l’impegno si era aperto un problema per l’amministrazione comunale e il rischio era quello di vedere sospeso il servizio. L’immobile che ospita la scuola materna tedesca, in via Pietralba a Laives, è proprietà della parrocchia cittadina e la cooperativa aveva deciso di restituirlo.

“Siamo riusciti a risolvere questo problema - dice il vice sindaco Giovanni Seppi - e lo facciamo stipulando con la parrocchia di Laives un contratto di affitto triennale della struttura finora sede della materna tedesca. In questo modo siamo certi che dalla prossima settimana potrà riaprire regolarmente ai bambini, una volta effettuati gli interventi di messa in sicurezza sanitaria”.

Nella deliberazione della giunta comunale, si legge che intanto l’accordo avrà durata di tre anni e che il Comune pagherà alla parrocchia 55 mila euro l’anno di affitto. C’è ancora qualche aspetto da chiarire, come quello della lavanderia di cui è dotata la materna tedesca. “Dobbiamo verificare se potrà essere utilizzata senza problemi, tenuto conto che, con il Covid, le misure di sicurezza igienico-sanitarie sono molto rigide - aggiunge il vice sindaco - basti dire che gli asciugamani, ad esempio, vanno lavati e igienizzati ogni giorno. Per quanto riguarda le altre materne comunali, il servizio di igienizzazione viene appaltato all’esterno. Se ci saranno le condizioni per farlo, si potrebbe anche pensare di utilizzare la lavanderia della materna tedesca per lavare anche biancheria delle altre scuole materne”.

Come aveva spiegato Sylvia Clementi, consigliera comunale Svp e presidente della cooperativa che gestisce la materna tedesca di via Pietralba, la decisione sua e di gran parte dei soci della cooperativa di lasciare l’incarico restituendo l’immobile alla parrocchia era maturata in seguito all’aggravarsi delle responsabilità e dei compiti di lavoro che toccavano loro con la gestione, tenuto conto che l’impegno era su base volontaria. Inoltre, la burocrazia è diventata col tempo sempre più complessa. Per i prossimi 3 anni, la gestione verrà garantita dal Comune.













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