Piene del rio Dolce, un milione di euro per creare il bacino

Laives. Dopo l’allarme scattato una sera di luglio dello scorso anno quando, in seguito ad un violento acquazzone, il rio Dolce (che per decenni era rimasto pressoché a secco) aveva scaraventato fino...



Laives. Dopo l’allarme scattato una sera di luglio dello scorso anno quando, in seguito ad un violento acquazzone, il rio Dolce (che per decenni era rimasto pressoché a secco) aveva scaraventato fino alle porte dell’abitato di Pineta 15 mila metri cubi di fango e sassi, riempiendo l’invaso davanti alle case, il Comune aveva subito incaricato lo studio In.Ge.na. di Bolzano di redigere uno studio relativo alle opere da realizzare per scongiurare eventi devastanti per l’abitato. «In quell’occasione siamo stati fortunati – ricorda il vicesindaco Giovanni Seppi – perché la pioggia è durata poco. Il rio Dolce, in poco tempo, aveva completamente riempito l’invaso di decantazione immediatamente a ridosso delle case di Pineta con 5 mila metri cubi di materiali, e altri 5 mila li aveva ammassati più a monte. Se ne fossero scesi altri duemila Pineta sarebbe stata devastata».

«Qualche giorno fa – continua Seppi – ci è stato presentato lo studio che avevamo commissionato e che ha fatto seguito al summit che abbiamo avuto presso l’Ufficio provinciale geologia, insieme anche all’Ufficio forestale e ai Bacini montani. La decisione è stata quella di realizzare un grande bacino da 20 mila metri cubi di capienza all’imbocco della valletta dalla quale la scorsa estate era sceso il materiale, insieme a una nuova, grande barriera “a pettine”, così da fermare tutto il materiale che potrebbe scendere a valle. Abbiamo visto che il modesto bacino di raccolta a ridosso di via degli Alpini non ha assolutamente le dimensioni per contenere eventuali grandi piene. Questo bacino servirà alla decantazione delle acque. Invece i tecnici hanno stabilito che non servirà la costruzione di un nuovo ponticello in via Dolomiti, così come non servirà alzare i muretti lungo il “tombone” dove scorrono le acque del rio Dolce fra le case di Pineta o coprire il tratto in via Verdi. Sempre a monte di Pineta saranno realizzati una diga e nuovi argini nel percorso ai piedi della montagna da dove sono scesi i materiali la scorsa estate. L’importo previsto per questi interventi ammonta ad almeno un milione di euro. La possibilità è che li faccia l’Ufficio Bacini montani, ma dobbiamo fare un lavoro politico perché questi finanziamenti vengano impegnati nel bilancio provinciale, dato che ora i soldi non ci sono».













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