Premiato il bimbo che raccoglie i rifiuti degli altri

Laives. Tutto è iniziato con un post su Facebook nel quale una donna aveva immortalato col telefonino un bambino che, in un parco di Laives, stava raccogliendo dei rifiuti lasciati da altri e li...



Laives. Tutto è iniziato con un post su Facebook nel quale una donna aveva immortalato col telefonino un bambino che, in un parco di Laives, stava raccogliendo dei rifiuti lasciati da altri e li gettava nel cestino. Il post era stato immediatamente subissato da centinaia di commenti elogiativi per quel gesto non comune, oltretutto fatto da un bambino. Era quindi iniziata la ricerca per risalire all’identità del volenteroso bambino, dato che chi aveva postato la fotografia faceva sapere di non conoscerne il nome. Anche il sindaco Christian Bianchi, dopo aver visto la foto, aveva dichiarato di voler incontrare il bambino. A distanza di qualche giorno, l’incontro in municipio c’è stato: Emanuele – questo il nome a lungo cercato – e i suoi famigliari hanno incontrato il sindaco e l’assessora Claudia Furlani.

Dice a proposito Bianchi: «Pochi giorni fa un post scritto da una nostra concittadina evidenziava un bellissimo gesto fatto da Emanuele. Arrivato al parco, Emanuele aveva trovato una situazione di disordine, probabilmente a causa di una festicciola precedente. Così ha deciso in totale autonomia di rimettere in ordine l’area, raccogliendo cartacce e contenitori e buttandoli nel bidone. Insieme all’assessore ai giovani Claudia Furlani ho voluto incontrare lui e la sua bellissima famiglia, i suoi genitori e i suoi fratelli, semplicemente per dirgli “bravo” e per dirgli che i piccoli gesti quotidiani possono cambiare le cose. Bravo, Emanuele! Che il tuo piccolo gesto possa essere imitato da tanti, bambini e adulti, che troppo spesso trascurano l’ordine e la pulizia, specialmente negli spazi pubblici».

È solo il caso di aggiungere che, se tutti i cittadini si comportassero in maniera civile quando si trovano nei luoghi pubblici, l’immagine complessiva della città risulterebbe migliore. Inoltre non ci sono sempre gli “Emanuele” di turno a preoccuparsi di raccogliere e gettare nei cestini i rifiuti che altri abbandonano. Ripulire ha anche dei costi che, come nel caso dei rifiuti abbandonati, ricadono su tutti i cittadini, indistintamente. Tanto per fare un esempio, lo scorso anno per queste pulizie straordinarie Seab ha addebitato al Comune costi per circa 200 mila euro, soldi che pagano i contribuenti con le bollette dei rifiuti. B.C.













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