Quasi quattrocento i donatori di organi L’impennata nel 2018 

All’anagrafe un incremento del 30% rispetto all’anno scorso Il gazebo Aido in piazza per sfatare i falsi miti e informare


di Bruno Canali


LAIVES. Chi decide di diventare donatore di organi lo può fare in varie maniere: manifestando questa volontà presso gli appositi sportelli dell’Azienda sanitaria di appartenenza, iscrivendosi all’Aido (Associazione italiana donatori di organi) con il tesserino blu del Ministero della salute o le tessere delle associazioni di donatori, manifestando questa volontà ai propri famigliari, scrivendo una dichiarazione con i propri dati personali o rivolgendosi all’ufficio anagrafico dei Comuni che già hanno attivato l’apposito servizio di registrazione.

A Laives lo sportello c’è e funziona, ed è a questo che eventualmente ci si deve rivolgere. «Direi che la situazione relativa alle dichiarazioni di voler donare i propri organi qui a Laives è lusinghiera – dice a proposito Claudia Furlani, assessora alle attività sociali –. Dall’anagrafe mi è stato comunicato che le dichiarazioni sono circa 400, un centinaio in più rispetto allo scorso anno. Questo dato riguarda solo il nostro ufficio anagrafico: è possibile fare la dichiarazione pure presso altre istituzioni, quindi immagino siano anche di più le persone residenti nel nostro comune che hanno manifestato questa encomiabile disponibilità».

La legge garantisce assoluta libertà di scelta sulla donazione dei propri organi in caso di decesso, così come consente anche di cambiare decisione in qualunque momento. In Italia non esiste ancora il “silenzio assenso”, come è ad esempio in Austria, dove tutti sono potenzialmente donatori di organi e dove chi non voglia farlo lo deve dichiarare espressamente. «La procedura è semplice – spiega a sua volta Marzia Baga, rappresentante Aido a Laives –, basta recarsi all’anagrafe comunale e chiedere di essere inseriti nel registro dei donatori. Quindi si compila un modulo di iscrizione. Lo si può fare anche per posta, inviando la richiesta all’Aido di Bolzano, che poi provvederà a mandare la tessera. A Laives siamo periodicamente presenti in strada col nostro gazebo, e chi desideri saperne di più sulla donazione di organi e sulla nostra associazione ci può contattare. Stiamo pensando di organizzare qualche serata pubblica su questo tema così importante, perché ci siamo accorti che non tutti sanno esattamente di che cosa si parli quando si tratta di donazione d’organi e talvolta incontriamo persone che manifestano dei dubbi assolutamente infondati. Insomma, l’informazione, anche su questo tema, è molto importante per inquadrarlo esattamente».













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