Rifiuti organici, chi ha il bidone può cominciare

Laives. Seab ha quasi completato la distribuzione dei cassonetti e dei bidoni per la raccolta dell’umido nel territorio comunale di Laives e una delle domande che i cittadini si stanno ponendo sui...



Laives. Seab ha quasi completato la distribuzione dei cassonetti e dei bidoni per la raccolta dell’umido nel territorio comunale di Laives e una delle domande che i cittadini si stanno ponendo sui social è se e quando sarà possibile iniziare a conferire questa tipologia di rifiuti.

«Nelle zone dove sono stati collocati i cassonetti e i bidoni – spiega il sindaco Christian Bianchi, che fra le competenze ha anche quella sull’ambiente – i cittadini possono iniziare a smaltire i rifiuti umidi. Ciascun utente nelle scorse settimane dovrebbe avere anche ricevuto da Seab la lettera con tutte le indicazioni per poter iniziare correttamente questo tipo di smaltimento, lettera nella quale, a seconda della zona di residenza, dovrebbe essere indicato anche il punto dove conferire l’umido. Nel caso di dubbi su come comportarsi, ricordo ancora una volta che le indicazioni dettagliate si possono trovare anche collegandosi al sito www.fabiofabio.it predisposto appositamente da Seab».

Fra le istruzioni che i cittadini hanno ricevuto da Seab, c’è anche l’indicazione di quali rifiuti gettare nell’umido e quali no. Su questo aspetto specifico le raccomandazioni sono state numerose, proprio perché dalla qualità dell’umido conferito dipenderà il lavoro (e i costi) di smaltimento e trasformazione presso il centro di raccolta, che si trova a Lana. L’umido deve assolutamente essere “pulito”, cioè privo di sostanze e prodotti che non siano quelli biodegradabili. Il processo di trasformazione si regge su equilibri delicati e la presenza di rifiuti diversi nell’umido comporta un aggravio nella lavorazione preso il centro di Lana. Su questo specifico aspetto si giocherà il successo o meno del nuovo servizio a Laives, perciò serve la collaborazione di tutti affinché il sistema funzioni. Ad esempio, non si possono buttare nell’umido ossi e lische di pesce, gusci d’uovo e di noci, valve di molluschi, noccioli della frutta e bucce di castagna, cibi liquidi, sacchi di plastica o bioplastica, piatti e bicchieri di carta (anche se biodegradabili o compostabili), lettiere e sabbia per animali.

Le utenze interessate da questo nuovo servizio sono circa 7.800 e la produzione di umido potrebbe aggirarsi attorno ai 35 chili a testa secondo valutazioni fatte da Seab. Ad aprile si farà la prima verifica alla luce dei dati raccolti.













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