Secondo tampone positivo, Bianchi resta in quarantena

Laives. Per il sindaco di Laives Christian Bianchi, la quarantena continua: “Purtroppo - dice - anche il secondo tampone al quale mi sono sottoposto segnala positività al Covid e quindi sono...



Laives. Per il sindaco di Laives Christian Bianchi, la quarantena continua: “Purtroppo - dice - anche il secondo tampone al quale mi sono sottoposto segnala positività al Covid e quindi sono costretto a rimanere chiuso in casa. Fortunatamente non ho più sintomi della malattia e spero che nei prossimi giorni un nuovo test finalmente sancisca che sono negativo e possa ritornare alle normali attività. Questa clausura forzata in effetti è una condizione pesante”.

Bianchi comunque continua l’attività che compete al primo cittadino grazie agli strumenti che la rete mette a disposizione: partecipa così alle riunioni di giunta e con i dirigenti, mentre non sarà di persona presente martedì e mercoledì al consiglio comunale che si svolgerà ancora una volta nella grande sala del teatro “Gino Coseri” senza pubblico per sicurezza.

Bianchi segue costantemente anche la curva dei contagi che riguarda il comune e viene comunicata dalle autorità sanitarie. “Oggi (ieri, ndr) - dice - risultano 510 positivi e 568 persone in quarantena a Laives. Ho sentito alcuni medici di base, che sono preoccupatissimi perché, mi dicono, fanno sempre più fatica a star dietro alla crescita dei casi: da un lato abbiamo già varie persone ricoverate in condizioni serie per il Covid, dall’altra vediamo che c’è ancora un eccessivo viavai per le strade cittadine. Certo - continua il sindaco - l’ordinanza consente di muoversi sul territorio e anche fuori per motivi di lavoro, sanitari, di scuola e inderogabili, ma ripeto l’appello a rimanere il più possibile in casa, uscendo solo se indispensabile e indossando sempre correttamente la mascherina. Quello che chiediamo è di affrontare questa fase con la massima responsabilità, altrimenti, prima o poi, se la curva dei contagi non scenderà, qualcuno ci obbligherà tutti quanti a rimanere in casa, come è stato in primavera, una situazione drammatica, che nessuno si augura debba ripetersi. Nei prossimi giorni si potrà capire perciò se le misure preventive adottate avranno fatto invertire la crescita dei contagi oppure no e, lo ripeto, in questa fase così difficile serve l’assunzione di responsabilità da parte di ciascuno di noi”.















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