Servizio domiciliare, il Comune partecipa con 125 mila euro 

L’attività gestita dal Comprensorio Oltradige-Bassa Atesina Si va dall’aiuto nel preparare i pasti alla cura del corpo


di Bruno Canali


LAIVES. È la Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina a garantire il servizio di assistenza domiciliare mediante le proprie operatrici. Al Comune di Laives però tocca l’onere di pagare il 15 per cento dei costi di tale servizio per i propri cittadini, una "compartecipazione" che, per questo 2017, si presume sarà attorno ai 108.519 euro. Il conteggio definitivo non è ancora stato recapitato al Comune e perciò, prudenzialmente, intanto si impegna una somma pari a 125 mila euro, un calcolo fatto guardando a ciò che si è effettivamente pagato negli ultimi anni. Che cosa significhi servizio domiciliare e quale importanza fondamentale rivesta per garantire il sostegno e il benessere delle persone, perlopiù anziane, è presto detto: si tratta di un servizio fatto direttamente a casa dei richiedenti o presso i centri diurni, come è quello che si trova presso la casa di lungodegenza "Domus Meridiana".

Si tratta di un servizio che punta a consentire la permanenza delle persone assistite nel loro ambiente abituale e a limitare il ricorso a strutture residenziali. L’assistenza domiciliare si rivolge alle persone di ogni età, ed alle famiglie in situazione di bisogno, che necessitano di un aiuto esterno per gestire la propria vita familiare. Già con questo si intuisce l’importanza di questo servizio, che in futuro sarà destinato ad aumentare proporzionalmente con l’aumento dell’aspettativa di vita, anche delle persone anziane. Le operatrici del distretto quindi garantiscono igiene personale e pedicure (bagno assistito, lavaggio capelli, ecc.) esercizi di terapia motoria, aiuto per i lavori domestici, aiuto nella preparazione dei pasti, assistenza familiare in situazioni di bisogno, servizi di trasporto e accompagnamento, commissioni burocratiche ed amministrative e acquisti. Altrettanto importante è anche il servizio di consegna dei pasti a domicilio che per molti utenti (sono mediamente una sessantina al giorno attualmente) significa anche l’unica opportunità di ricevere un pasto caldo a mezzogiorno. Il servizio è diretto a quelle persone che, a causa dell’età avanzata o di un handicap, non sono più in grado di cucinare da soli. I menù vengono preparati da personale specializzato in base alle indicazioni del servizio dietologico e, se necessario, rispettano particolari indicazioni dietetiche. I pasti vengono consegnati a domicilio dal personale dell’assistenza domiciliare e da collaboratori volontari. Come detto, viste le prospettive demografiche e sociali per il prossimo futuro, tutti questi servizi (e i relativi costi) sono destinati ad aumentare.













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