Sociale, il premio Younited assegnato a Palestro 

Il riconoscimento. Ha favorito la conoscenza tra 28 famiglie di più etnie in via Marconi Del condominio Luciano - da quando è in pensione - è diventato un po' il factotum


bruno canali


Laives. Dopo il caffè sospeso, i corsi di cucina e per assaggiare vino e birra, dedicati ai giovani e da ultimo (qualche settimana fa) anche il "pane sospeso" in due negozi di Laives, i giovani dell'associazione Younited di Laives, insieme anche a Dario Volani che ne segue le iniziative, hanno deciso di istituire un premio annuale dedicato a cittadini che si siano particolarmente distinti in qualche iniziativa. «La nostra idea è nata tempo addietro - dice a proposito Daniel Bolognani - e pensavamo di dare un riconoscimento a Ovilio Gasparini, un uomo che, per tutta la vita, si è speso per "gli ultimi". Purtroppo però, è morto di recente e così ci siamo riuniti come associazione per una specie di mini-sondaggio e la scelta è stata quella di premiare Luciano Palestro, un nostro concittadino che abita in via Marconi». Questa la motivazione: "Per aver favorito la conoscenza reciproca tra le 28 famiglie che abitano il condominio "Laives 3, casa A 44" in via Marconi, permettendo a "diverse provenienze" di incontrarsi, conoscersi, collaborare. Con semplicità ha contribuito a creare diverse condizioni di armonia fra i condomini, una festa dove ognuno porta qualche cosa da mangiare o da bere, una piccola "biblioteca" e un piccolo orto condominiale".

La piccola cerimonia di consegna del riconoscimento avrà luogo martedì prossimo, alle 18, presso il Cafè lettera 7 di via Marconi a Laives, locale che, tra l'altro, Luciano Palestro frequenta abitualmente abitando lì vicino. Il suo condominio è un "crogiolo" multietnico, dato che lì convivono famiglie locali, sia di lingua italiana che tedesca, con altre arrivate da Albania, Pakistan, Romania, Perù. E proprio grazie all'iniziativa di Palestro, fra tutti si è instaurato un clima fatto di amicizia e collaborazione, suggellato, lo scorso anno, anche da una bella festa tutti assieme in giardino, dove ciascun inquilino ha portato cibo tipico della propria terra d'origine. Del condominio, Luciano Palestro è diventato un po' il factotum da quando è pensionato. Durante la festa dell'anno scorso, Palestro aveva spiegato che fra tutti gli inquilini l'integrazione non è un problema, ma le iniziative che mirano a coinvolgere tutti quanti lui le ha promosse per favorire la conoscenza reciproca. «Mi sono reso conto infatti - aveva detto - che, come credo succeda anche in altri condomini, nonostante si abiti tutti quanti nella stessa casa, talvolta non ci si conosce, vuoi per orari o abitudini diverse. Fatto sta che magari succedeva di incontrasi per le scale, scambiarsi un veloce buongiorno o buonasera e poi tutti dentro il proprio alloggio. Così ho pensato di organizzare una serata tutti assieme, in giardino, per potersi finalmente conoscere e stare assieme qualche ora in allegria, attorno ad una tavola imbandita». Come una bella "famiglia allargata" e multietnica c'è una preziosa collaborazione fra gli inquilini del condominio che migliora la qualità di vita, al motto «tutti per uno, uno per tutti».

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