Storico campo alla Guella, conto salato per il Comune 

Amarezza tra gli sportivi. Persa la vertenza: migliaia di euro all’Agenzia delle Entrate Lo hanno usato Polisportiva e Ssv Leifers per allenare intere generazioni di giovani calciatori



Laives. «Verba volant, scripta manent», dicevano saggiamente i romani. Se anni fa ne avessero tenuto conto gli amministratori comunali del tempo, il Comune non sarebbe arrivato alla causa con l’Agenzia delle entrate, perdendola. Il risultato è che il Comune ora deve pagare 11.241 euro all’Agenzia, più altri 4.900 per le spese.

La vicenda risale a qualche decennio fa, quando in base ad accordi verbali con i carabinieri della Guella il Comune poteva utilizzare il campo da calcio che si trova di fronte alla caserma mettendolo a disposizione delle squadre giovanili locali, sia della Polisportiva Pineta sia dell’Ssv Laifers. Su quel rettangolo si sono svolti anche incontri di campionato fra squadre di ragazzini per qualche anno, fino a quando il Demanio ha chiuso lo spazio, che adesso è esclusivamente a disposizione dei carabinieri del “Settimo”.

Se ne ricorda ancora Ettore Pasquazzo, al tempo dirigente della Polisportiva Pineta, che accompagnava al campo Guella i ragazzini delle giovanili: «Anche noi utilizzavamo regolarmente quel campo, così come l’Ssv Leifers, anche perché, al tempo, i campi da calcio disponibili erano pochi e quelli della zona sportiva Galizia ancora dovevano arrivare». Chiuso il discorso agonistico, a un certo punto il Demanio ha presentato il conto relativo agli anni di utilizzo del campo da calcio. Christian Bianchi, allora giovane consigliere di opposizione, ricorda che ci furono ripetuti incontri per cercare di risolvere senza danni per il Comune l’intricata vicenda. «Però – dice adesso il sindaco – non ci sono mai stati accordi formali, messi nero su bianco, fra gli amministratori comunali dell’epoca e il Demanio per l’utilizzo del campo Guella, bensì solamente vaghi accordi verbali che alla prova dei fatti non hanno alcun valore legale. Il Comune ha cercato a più riprese di trovare una soluzione al contenzioso elencando i lavori di manutenzione che costantemente venivano fatti per mantenere operativo il campo Guella, compresa l’installazione di un container per gli spogliatoi per cercare di pareggiare i conti, ma non è servito. Così oggi, a distanza di decenni, ci troviamo a dover pagare 11.241 euro e altri 4.900 per chiudere il contenzioso». Strada facendo, poi, quel campo ha perduto anche le caratteristiche per poter ospitare partite di calcio ufficiali e ora è utilizzato esclusivamente dai carabinieri della Guella per le loro esercitazioni.

Altra causa persa dal Comune di Laives è quella con il distributore di carburanti “San Marco”, in via Kennedy (parte nord della città). Anche lì, per andare incontro alle richieste degli abitanti di un condominio adiacente che si lamentavano dell’eccessivo rumore prodotto dalle attività del distributore, il Comune aveva emesso un’ordinanza e chiesto rilevamenti fonometrici da all’Ufficio aria e rumore della Provincia. I proprietari del distributore però hanno fatto ricorso al Tar contro l’ordinanza vincendo la causa, con il Comune costretto a pagare 5.000 euro di spese legali. Secondo il consigliere Giorgio Zanvettor (Verdi) sarebbe necessario però rifare i rilievi del rumore con tutte le attività lavorative in corso.













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