Turismo a pezzi dopo il virus: «Persi 70 mila pernottamenti» 

Bilanci in rosso. Numeri drammatici dal primo semestre per l’Associazione turistica di Laives, Bronzolo e Vadena Dall’assemblea annuale, riunitasi ieri, la richiesta ai Comuni di «azzerare per gli alberghi Imi e quota fissa del servizio rifiuti»


Bruno Canali


Laives. Anche a Laives, per il settore turistico, la prima metà di quest’anno è stata un’ecatombe: “Era iniziato bene - ha detto ieri Dieter Frasnelli, presidente dell’Associazione turistica di Laives, Bronzolo e Vadena durante l’assemblea annuale degli associati - ma da metà marzo è iniziato un crollo delle prenotazioni. I pernottamenti nel secondo trimestre sono stati 70 mila in meno. A giugno abbiamo iniziato ad aprire le strutture alberghiere chiuse da mesi, ma la perdita che registriamo come Associazione turistica ha raggiunto l’87 per cento in termini di presenze”.

Durante l’assemblea, presenti il sindaco di Laives Bianchi e il vice sindaco Seppi, Dieter Frasnelli ha avanzato due richieste all’amministrazione comunale: l’azzeramento della quota fissa che gli alberghi pagano per il servizio rifiuti e l’azzeramento dell’Imi. “Per quanto riguarda i rifiuti - ha detto Frasnelli - gli alberghi pagano un fisso elevato, calcolato sulle superfici. Quest’anno, durante i primi sei mesi non abbiamo lavorato e quindi i rifiuti prodotti sono stati ben pochi rispetto a quelli che hanno prodotto altre categorie dalle quali il Comune ha incassato di più. La tassa rifiuti, per gli alberghi, all’80% è rappresentata dalla quota fissa, Essendo state chiuse a lungo le strutture, chiediamo che la quota fissa sulla tassa rifiuti venga annullata”.

La Provincia ha deciso di azzerare l’Imi per aiutare gli alberghi, rimborsando l’80 per cento del mancato introito ai Comuni, che sarebbero chiamati a integrare il restante 20 per cento del mancato introito. “Nei Comuni a vocazione turistica, come quelli di Gardena e Badia - ha aggiunto Frasnelli - questo 20% a carico dei Comuni rappresenta un notevole costo. Non è così per Laives, dove gli alberghi sono pochi. Quello che chiediamo quindi - ha detto Frasnelli rivolto a sindaco e vice sindaco - è che il Comune di Laives rinunci ad incassare dagli alberghi questo 20 per cento”.

Intanto, il vice sindaco Giovanni Seppi ha voluto ringraziare i proprietari degli alberghi Steiner e Albero Verde di Laives per la disponibilità dimostrata in alcune particolari occasioni. “Durante la pandemia - ha detto Seppi - alcuni anziani della casa di riposo di Laives sono stati ospitati in isolamento presso l’albergo Steiner per tenerli al riparo dai contagi. L’albergo Albero verde, a sua volta, ha messo a disposizione le sue strutture (piscina e spazi verdi attrezzati) per i ragazzi che stanno partecipando all’Estate ragazzi, una collaborazione che i proprietari si sono detti pronti a ripetere se necessario”.

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