Laives. Consegnati i 10 elaborati finalisti del concorso di progettazione della piazza in centro, mercoledì 4 marzo verranno aperte le buste per stabilire chi è il vincitore al quale andrà il compito di realizzare concretamente il progetto. Intanto nemmeno la commissione di esperti che ha selezionato i finalisti può conoscere il nome del vincitore: si cela infatti dietro una sigla non identificabile, inserita in una graduatoria a garanzia di imparzialità durante la fase selettiva.

Mercoledì 4 marzo, quindi, aperte le buste dei finalisti, ciascun codice verrà abbinato al nome del progettista, poi tutto verrà spedito in Provincia, all’Ufficio appalti, deputato a fare tutte le verifiche di regolarità della complessa procedura e dell’offerta vincitrice. Solamente a metà del prossimo mese si saprà finalmente chi ha vinto la gara di appalto per progettare la futura piazza di Laives, un intervento da 12 milioni e mezzo di euro.

Questo per quanto riguarda la procedura dell’appalto, che era iniziata con un concorso di idee al quale aveva partecipato una quarantina di professionisti. Di questi, dopo una prima scrematura, erano rimasti i 10 finalisti tra i quali la commissione ha scelto il vincitore. Per quanto attiene invece all’amministrazione comunale, è intenzione della giunta organizzare, probabilmente a inizio aprile, un’assemblea pubblica nella quale sarà presentato il progetto vincitore e saranno spiegati tutti i dettagli relativi alle soluzioni tecniche e urbanistiche proposte.

Nel frattempo, il progettista che ha vinto l’appalto potrà iniziare a preparare il progetto esecutivo. Non servirà un altro concorso: il finanziamento è disponibile e, con l’espletamento della gara, anche le ultime procedure burocratiche sono state completate. A nome dell’esecutivo, il sindaco Bianchi esprime «la massima soddisfazione per questo importante progetto che va a buon fine: è completamente finanziato e adesso rimangono solo i passaggi tecnici e progettuali per poi dare il via al cantiere. Per avere un progetto esecutivo servirà circa un anno di tempo, ma ciò che conta è che tutta la complessa parte propedeutica è stata completata e si può passare al resto».

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