Laives. Anche se utilizzata prevalentemente dagli agricoltori confinanti, via delle Part, che corre fra Laives e San Giacomo, è comunque una strada comunale e come tale, essendo aperta a tutti, dovrebbe avere un minimo di manutenzione.

La situazione del manto stradale infatti è in condizioni sempre più precarie (basta dare un’occhiata alla foto a fianco) e non basta certo la posa di qualche carriola di bitume "a freddo" da parte degli operai comunali per chiudere definitivamente buche che stanno diventando pericolose per chi transita su mezzi a due ruote, moto o biciclette che siano.

Non c’è solo la carreggiata messa male in diversi punti: anche le banchine ai lati necessiterebbero di un intervento perchè, anche in questo caso, se un mezzo si avvicina troppo, rischia di finire nel fossato.

La strada tra il resto è anche abbastanza stretta e quando due mezzi si incrociano, debbono spostarsi il più possibile a destra, col rischio, come detto, di finire nel fosso per il cedimento della banchina.

Si tratta di problemi che diventeranno tra non molto ancora più pesanti, quando inizierà la raccolta delle mele e da via delle Part transiteranno trattori molto pesanti con carri carichi di cassoni pieni, mezzi che rischieranno di finire ruote all'aria per la scarsa manutenzione della strada.

Più che rimedi temporanei, come sono l'asfalto a freddo (che sparisce dopo qualche giorno) o la ghiaia stesa a bordo strada servirebbe una riasfaltatura seria e definitiva.

Ricordiamo che il Comune è responsabile per la caduta del pedone, del motociclista o per la rottura della ruota dell’automobile a causa della pavimentazione stradale divelta e disconnessa. La giurisprudenza ci insegna che il pericolo che deve scongiurare la pubblica amministrazione è quello non visibile o non prevedibile, tale che possa determinare la così detta insidia o trabocchetto. Figuriamoci in questo caso.

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