Legge omnibus, la Provincia di Bolzano resiste al governo
Si costituirà in giudizio davanti alla Corte costituzionale
BOLZANO. La giunta provinciale di Bolzano ha deciso di intervenire in giudizio innanzi alla Corte Costituzionale per difendere due articoli della legge Omnibus 5/2021 su cui il governo ha sollevato la questione di legittimità costituzionale.
Il primo articolo contestato dal consiglio dei ministri è un'integrazione della Legge provinciale sugli appalti e prevede che nel caso di procedure di gara per l'affidamento di lavori di importo inferiore a 500.000 euro le stazioni appaltanti possano prescindere dal richiedere all'esecutore dei lavori "una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalle stazioni appaltanti stesse a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti e opere nel corso dell'esecuzione dei lavori (...) a condizione che il soggetto affidatario sia munito di polizza generica di responsabilità civile".
Si tratta, ha precisato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, "di una semplificazione delle procedure".
Il secondo articolo norma la promozione della banda larga sul territorio provinciale tenendo conto delle cosiddette "zone bianche" ossia dove nessuna impresa ha installato o intende installare una rete ad altissima capacità.
Il governo sostiene che le misure per l'ampliamento e la diffusione della banda larga vadano gestite e guidate a livello centrale, dal momento che si tratta di misure inserite nel Pnrr.
"Abbiamo elaborato entrambe le norme dopo averle meditate e siamo convinti di aver agito nell'ambito delle nostre competenze, per questo difenderemo la nostra posizione innanzi alla Corte costituzionale", ha commentato Kompatscher.