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Maresciallo “cassiere” dell’esercito si intasca 234mila euro. La Corte dei conti: «Deve restituirli»

All’epoca dei fatti era in servizio al comando regionale di Trento



BOLZANO. Si era appropriato delle somme destinate al pagamento delle tasse dei militari, ma venne scoperto. Ora è stato condannato dalla Corte dei conti di Bolzano a restituire al ministero della Difesa il maltolto: ben 234.753 euro.

L'uomo, 65 anni, all'epoca dei fatti contestati era un maresciallo luogotenente dell'Esercito in servizio presso il Servizio amministrativo del comando militare regionale di Trento (dal 2016 assorbito dal Comando Truppe Alpine di Bolzano).

Il militare, che aveva il ruolo di cassiere, in più occasioni «si appropriava delle somme destinate al pagamento dell'Irap e dell'addizionale regionale Irpef dovute in relazione alle retribuzioni percepite dai militari in servizio presso il Comando», dal 2010 al 2016. Per questa stessa vicenda, il luogotenente è già stato condannato dal Tribunale militare di Verona ad una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per «peculato militare continuato e pluriaggravato». 













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