la tragedia

Margherita, docente e appassionata di pattinaggio, morta nella città dove aveva scelto di vivere

Il dolore di Somma Vesuviana, suo paese di origine, per la morte della 34enne investita da una betoniera a Bolzano: «Una tragedia che non trova ragioni»

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LE FOTO Un incrocio maledetto 

IL SINDACO Un minuto di silenzio alla festa dei mercatini



BOLZANO. Non c’è solo Bolzano sotto shock per la morte di Margherita Giordano, l’insegnante di 34 anni investita ieri da un camion betoniera all’incrocio tra Corso Italia e Corso Libertà.

A piangere Margherita c’è anche Somma Vesuviana, in Campania, luogo d’origine della donna. La famiglia, il padre Salvatore, fotografo di uno storico studio fotografico a Sant’Anastasia, e la mamma Giuseppina anche lei insegnante.

Margherita Giordano si era trasferita dal Vesuviano a Bolzano per lavorare e insegnava alle San Filippo Neri. 

L’ha ricordata sui media campani il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Somma: «Davvero impensabile, trovare la morte nel luogo scelto per realizzare i propri sogni! Che il Signore l’abbia in gloria e dia la forza ai genitori, e quanti l’amavano per superare questo tragico momento».

Affranto anche il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito: «Ho nel cuore un dolore profondo . Una tragedia che non trova ragioni».

Dolore anche alla scuola di pattinaggio di Somma, dove Margherita era stata pattinatrice: «Lascerà un vuoto incolmabile nei suoi familiari, negli amici e negli alunni che hanno avuto la fortuna e la gioia di averla come propria insegnante».













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