In tribunale

Mascherine cinesi, Oberalp fa causa all'Asl di Bolzano: chiede i 30 milioni anticipati nel 2020

Il gruppo di Heiner Oberrauch: «Fu l’Azienda sanitaria a chiedere il nostro intervento durante la pandemia. Somme mai restituite, buco nel bilancio della nostra azienda»



BOLZANO. Il Gruppo Oberalp ha deciso di intentare una causa civile contro l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige per ottenere la restituzione dei 30 milioni di euro anticipati nel 2020, all'inizio della pandemia, per l'acquisto di dispositivi di protezione personale in Cina. Il materiale è attualmente anche al centro di un'inchiesta penale.

Oberlap ricorda che, quattro anni fa, furono "i rappresentanti politici e la direzione dell'Azienda sanitaria" a chiedere il suo intervento per "un'operazione di soccorso in tre fasi: organizzare i contatti con i fornitori cinesi, prefinanziare gli ordini dell'Azienda sanitaria in dollari americani e, infine, organizzare la logistica con aerei civili dell'Austrian Airlines". In quell'occasione, spiega ancora l'azienda che fa capo ad Heiner Oberrauch, "sia il presidente della Provincia autonoma di Bolzano che la dirigenza dell'Azienda sanitaria hanno promesso e affermato che gli anticipi versati dal Gruppo Oberalp sarebbero stati immediatamente rimborsati se fosse stato effettuato un ordine".

Invece, le somme anticipate non sono state restituite e, anzi, sono falliti tutti i tentativi di conciliazione. Il Gruppo Oberalp ha quindi deciso di ricorrere ad una causa civile davanti al Tribunale di Bolzano per un importo complessivo di circa 30 milioni di euro. È "inammissibile e incomprensibile - si legge in una nota del gruppo - che un'azienda altoatesina con un debito di 30 milioni di euro venga lasciata in grandi difficoltà". "Se l'Azienda sanitaria fosse stata in grado di organizzare questi flussi di denaro direttamente verso i fornitori cinesi e senza l'aiuto di Oberalp - prosegue la nota - i 30 milioni di euro sarebbero ora registrati come spese straordinarie per la lotta contro la pandemia nel bilancio dell'Azienda sanitaria". Invece, è Oberalp che, "su richiesta esplicita di aiuto per riuscire nella straordinaria operazione di soccorso, ha anticipato il denaro per conto dell'Azienda sanitaria, ora si ritrova un buco di 30 milioni di euro nel bilancio aziendale". Un "buco" che, sottolinea la nota di Oberalp, "mette a rischio lo sviluppo futuro del Gruppo e nessuno in Alto Adige può rimanere indifferente a questo".













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