Mobilità

A Merano scatta la “trappola” per ciclisti

Ripresa della stagione e turisti, tornano gli incidenti sulla pista ciclabile per la Venosta. Nuove segnalazioni per i rischi al sottopassaggio sotto la MeBo presso il campo da calcio 



MERANO. I ciclisti sono tornati a percorrere le ciclabili dopo le restrizioni per la pandemia. È un vero e proprio assalto che riguarda in particolare la Merano-Bolzano, la pista della Passiria e quella che attraversa la Venosta, complice il servizio di trasporto bici sul treno che è molto gettonato.

La ciclabile della Venosta, impegnativa nella parte che da Lagundo porta a Tel (c'è da superare un tratto in decisa salita), ha un problema che viene segnalato da qualche stagione, senza alcun intervento in risposta. In via Postgranz, nei pressi del campo da calcio della confluenza e del campo sinti, un tratto è sotto contestazione perché è molto pericoloso. Si tratta dei pochi metri che passano sotto la MeBo. Dove dalla fine della stessa via Postgranz si accede al tratto di ciclabile che comincia a costeggiare l’Adige.

Per chi va verso Lagundo c'è da superare un tratto in salita con una punta dell'8 per cento, dopo una curva notevole. Poca cosa, per i più allenati. Impegnativo per tutti gli altri. Che sono in maggioranza. Ma i problemi più rilevanti sono in senso contrario. Chi arriva da Lagundo affronta il breve tratto in discesa, caratterizzato da una curva cieca. Gli incidenti si ripetono sempre più spesso: tra l'altro sono rimasti vittime i ciclisti che portano al traino la speciale carrozzella dove hanno i bambini ed anche chi guida le speciali bici per persone con disabilità. Superato il tratto in discesa c'è un'altra rampa, impegnativa anche questa, che porta ad un tratto in rettilineo lungo il quale sono numerose le asperità provocate dalle radici degli alberi.

Collaudo.

Il Burgraviato, che cura la manutenzione della ciclabile, fa sapere che la pista è stata collaudata e che quindi la situazione di pericolo lamentata non sarebbe così grave. Resta il fatto che il rischio c'è, come dimostrano gli incidenti - non gravi per fortuna - che si sono ripetuti in questi giorni. Sarebbe forse il caso di intervenire con una soluzione tecnica che sarebbe possibile oppure installando una segnaletica più evidente.

La campagna “Respect”.

Con l’arrivo della bella stagione molte delle ciclabili cominciano a registrare già numerose presenze e proprio per questo il rispetto reciproco è di particolare importanza. Da parte della Comunità comprensoriale Burgraviato è stata lanciata, da alcuni anni, la campagna Respect, che invita i ciclisti e tutti gli utenti degli itinerari ciclopedonali ad un maggior rispetto reciproco. Appositi cartelli sono già stati installati lungo le ciclabili della nostra zona in modo tale da ricordare a tutti i ciclisti che gli itinerari sono aree viabili multifunzionali e che dunque tutti coloro che pedalano devono condividere con la massima prudenza questi itinerari anche con altri utenti come pedoni, trattori, veicoli autorizzati ed altro.

Affinché pedalare continui ad essere sicuro nel percorrere gli itinerari ciclabili è necessario rispettare alcune regole. Parallelamente alla campagna di sensibilizzazione sono stati installati anche i cartelli sugli itinerari ciclopedonali del Burgraviato per richiamare l’attenzione dei ciclisti e degli altri utenti sui diversi pericoli e sulle regole della strada. Vengono indicate le regole della strada più importanti, come mantenere la destra, pedalare in fila indiana, mantenere la distanza adeguata dal bordo della strada, nonché segnalare con un gesto della mano le proprie intenzioni. E.D.













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