Alzheimer, un aiuto per i familiari dei malati 

L’iniziativa. Progetto attivato dalla dall’Asaa in collaborazione con la casa di cura Sant’Anna  Si parte a novembre con un ciclo di 12 incontri che seguiranno il modello “Sente-Mente”


Ezio Danieli


Merano. L’Alzheimer, altre forme di demenza degenerativa. Le difficoltà e le complicazioni, anche psicologiche, che si trovano ad affrontare i familiari del malato. Inizierà l'8 novembre anche in città il laboratorio di “Sente-Mente” che si articolerà in dodici incontri a cadenza settimanale dalle 16 alle 18 nella casa di cura Sant'Anna in via Cavour: gli incontri si terranno poi il 15, 22 e 29 novembre, il 6, 13 e 20 dicembre ed il 3, 10, 17 , 24 e 31 gennaio 2020. L’iniziativa è stata illustrata da Anna Gaburri e Lorenza Notte, due facilitatrici che del progetto sono due sostenitrici, prova ne sia che ne hanno tenuto uno anche a Laives dove i riscontri sono stati giudicati molto positivi. L'adesione al laboratorio, che si avvale della collaborazione dell'associazione Alzheimer provinciale e del partner Sant'Anna, sono del tutto gratuite.

Il progetto.

ll “Sente-Mente Project” è un metodo innovativo di guardare alla demenza che non si limita, come accade comunemente nel mondo sociosanitario, a puntare l’attenzione sulla perdita di memoria e di abilità cognitive ma diventa capace di far emergere le possibilità della persona che “con-vive” con questa malattia, che saranno in lei presenti fino all’ultimo. È un progetto capace di attivare nuove e più efficaci azioni di cura nelle organizzazioni socio sanitarie educative con attenzione alla qualità della vita delle persone che con-vivono con la demenza, i loro famigliari e badanti e i professionisti della cura e della relazione. Il modello permette di stimolare le organizzazioni coinvolte verso la creazione di nuove azioni di assistenza e cura unita ad un miglioramento organizzativo continuo sia a domicilio che presso le residenze per anziani attraverso itinerari formativi rivolti a tutti i professionisti, capaci di creare motivazione, implementare nuove abilità per diventare capaci di incontrare i bisogni e i desideri delle persone che con-vivono con la demenza come anche nelle organizzazioni socio sanitarie.

Felicità.

Applicare il modello “Sente-Mente” significa dunque essere guidati con competenza, professionalità e innovazione all’interno di un percorso capace di far germogliare una cultura che aggiunge al “fare” la “felicità di essere”, anche tra le pieghe della malattia, del dolore interiore fisico, della non autosufficienza che accartoccia i corpi, nelle ore del morire e nella fatica del lutto. L'esperienza che sta per essere avviata anche a Merano è vista con particolare entusiasmo dal consigliere comunale Kurt Duschek, presente alla presentazione, che s'è augurato una partecipazione numerosa dei famigliari dei malati ed un coinvolgimento attivo anche da parte dell'amministrazione comunale.

Chi fosse interessato al progetto può contattare l’associazione Alzheimer Alto Adige (Asaa) allo 0471 051951 o scrivere a info@asaa.it oppure a anna.gaburri@gmail.com.













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