Appalti per lavori pubblici ora c’è il vincolo “green” 

Ambiente. Per progetti sopra i 100 mila euro andranno descritti gli effetti sul clima Merano è la prima in Alto Adige a fornire un sigillo di qualità “eco” per i grandi investimenti



Merano. Finché le azioni a tutela del clima restano al livello delle piccole iniziative-lampo o confinate nella sfera delle scelte personali è un conto. Non che siano poco importanti, anzi. Ma se sono le amministrazioni a dare il giro di vite le cose assumono una dimensione ben diversa. Con una delibera approvata all’unanimità durante la sua ultima seduta, la giunta comunale stabilisce che in futuro di tutti i lavori e degli acquisti pubblici sarà verificato in modo rapido il potenziale ecologico a contenimento dell’emergenza climatica.

Il meccanismo introdotto dalla delibera è tutto sommato piuttosto semplice. Per i lavori da inserire nel Dup di importi superiori ai 100 mila euro, nel documento preliminare alla progettazione dovrà essere inserita una parte dedicata alla descrizione e all’approfondimento degli effetti sul clima, sia per quanto riguarda la loro mitigazione, sia sotto l’aspetto dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Nella redazione di questa relazione si potrà chiedere aiuto all’Energy manager del Comune.

Invece gli acquisti, i servizi e le forniture dal costo superiore ai 40 mila euro dovranno essere valutati dall’Energy manager prima del loro inserimento nel programma biennale. Questo in stretta collaborazione con l’Unità speciale protezione del clima e adattamento ai cambiamenti climatici. Per l’elaborazione del parere è previsto un massimo di 10 giorni.

Così l’assessora competente Madeleine Rohrer, autrice della proposta: «L’amministrazione comunale investe decine di milioni di euro ogni anno. Il potenziale nell’ambito della protezione del clima è enorme. Spesso piccoli aggiustamenti nella scelta del materiale o della soluzione tecnica sono sufficienti per ridurre significativamente le emissioni di CO2 e quindi contribuire alla tutela del clima».

La decisione della giunta comunale è un’ulteriore misura per la protezione ambientale, come richiesto dai relativi accordi di base dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. Solo lo scorso 13 febbraio il consiglio comunale aveva deciso all’unanimità di adeguare i propri obiettivi agli accordi internazionali: entro il 2030, le emissioni di CO2 dannose per il clima dovranno essere ridotte del 40 per cento rispetto ai valori del 2005. Con la decisione più recente, quello di Merano è il primo Comune altoatesino a fornire una sorta di sigillo di qualità climatica per tutti i grandi investimenti.

A febbraio la città è stata premiata per il suo impegno con il riconoscimento ComuneClima in argento. Con ulteriori misure, la giunta vuole proseguire sulla strada intrapresa e guadagnarsi l’oro. «La ripartenza dopo la crisi dovuta alla pandemia è anche un’opportunità per fare un grande passo avanti per il clima. Dovremmo sfruttare questa opportunità e prendere la giusta direzione nel rilancio economico, a beneficio di tutti noi».













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