Armi e droga nel video di Sinigo 

Il caso. Spopola su YouTube e nelle scuole il filmato musicale girato da alcuni giovani tra i palazzi popolari della frazione e presso il grattacielo Revolver puntati alla camera che riprende, testi che sfidano le istituzioni, le bandiere di Tunisia, Albania e Marocco a richiamare le identità



Merano. Le parole sono forti, le immagini ancora di più. Revolver - veri o giocattoli, il “messaggio” non cambia -, alcune facce celate dietro passamontagna. Gesti volgari, fumo. “Tutti che sono pronti a sparare ma senza proiettili dove andate. Finirete nella tomba ancora prima di iniziare”, intona la voce.

Girato a Merano, in particolare nella zona del grattacielo e fra i palazzoni popolari di Sinigo, il videoclip musicale firmato “Fvmille feat. Lony-Block Freestyle” in meno di due giorni ha superato le ottomila visualizzazioni su youtube. È il video che circola per la maggiore sugli smartphone degli studenti meranesi. Per insegnanti e genitori è un pugno nello stomaco.

Giovani.

Protagonista un gruppo di ragazzi. Esibiscono la loro identità attraverso le bandiere: Tunisia, Marocco, Albania. Giovani, giovanissimi. Anche tanti minorenni. Verosimilmente, la seconda generazione del fenomeno migratorio. I figli di coloro che sono arrivati da Paesi stranieri a cavallo del millennio.

Crinale.

Girato e montato con una certa professionalità, il video mescola disagio, rabbia, ribellione, violenza. Fin dove arriva l’espressione artistica-musicale, di denuncia sociale, e dove degenera? È su questo crinale, con baratro da una e dall’altra che s’intavolano le considerazioni, con il rischio di cadere e farsi male. Perché se l’accusa allo Stato “che non aiuta” e si tiene i soldi è la manifestazione di un punto di vista, così come l’enfatizzazione della differenza “fra nero e bianco” interpretabile come causa dell’ingiustizia sociale, farlo puntando in faccia pistole alla videocamera è un’altra cosa.

Sfide.

I gesti di sfida si moltiplicano nelle diverse riprese e nel susseguirsi delle strofe. Sfida alle istituzioni, alle forze dell’ordine. Alla vita stessa. Ancora un confine, fra spregiudicatezza adolescenziale e bullismo. Regole della strada. “Siamo bastardi educati con botte, cresciuti fra sbirri, infami e m...te”. Pronti “alla guerra, alla vita e alla morte”. Sullo sfondo non il degrado di qualche disagiato hinterland metropolitano. Dietro c’è Merano. Nella sua costruzione più alta, il grattacielo fra via Monte Tessa e via Enrico Toti - che in qualsiasi città di medie dimensioni sarebbe invero poco più di un grande palazzo - ma anche nel cortile dell’adiacente scuola. E Sinigo, fra i grandi caseggiati popolari. Come dire: i giovani rabbiosi e ribelli non si trovano solo nelle banlieue dei grandi agglomerati urbani. Sono anche qui, nel giardino di casa. La scena d’apertura non lascia spazio a dubbi: è una vasta panoramica sulla città.

Temi.

La droga (mai citata esplicitamente ma le immagini, calate nel contesto del clip, non lasciano tante alternative) e il denaro “facile” sono altri temi ricorrenti nello sviluppo del videoclip, con inserti anche in tedesco, albanese, arabo. E poi i macchinoni, le auto di lusso come parte della scenografia. Elementi pure questi del trap, il genere musicale, dove anche la ricchezza - reale o esibita - entra nelle strofe e nei filmati.

In coda a quello firmato “Fvmille feat. Lony-Block Freestyle”, una lunga lista di commenti di approvazione. Che fa pensare. SIM

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