Asm, slitta al 2021 il trasloco della sede  

Municipalizzata. L’iter del trasferimento rallentato dalla pandemia. Congelata la realizzazione del centro di riciclaggio nell’area ex Bosin: per i rifiuti è allo studio una nuova strategia complessiva 


Simone Facchini


Merano. Trasloco della sede amministrativa, nuove competenze, studio sul futuro della raccolta dei rifiuti con correlate decisioni sulla realizzazione di un centro di riciclaggio in zona ex Bosin, il contributo per lo sviluppo della smart city.

La Municipalizzata sta cambiando pelle, pur rallentata nel processo dagli effetti della pandemia. «Gli effetti del Covid-19 si fanno sentire sui programmi di sviluppo, ma non li fermano» assicura Hans Werner Wickertsheim, presidente della inhouse comunale.

Via da viale Europa.

Risale a oltre due anni fa l’acquisto, da parte dell’Asm, dei locali nel complesso ex Cna nell’area Bosin. La Municipalizzata lascerà la sua casa amministrativa di viale Europa, ceduta alla Provincia. «Per la nuova sede abbiamo già ricevuto il primo ok della commissione edilizia. Abbiamo assegnato la progettazione. L’iter è stato frenato dal lockdown ma il programma che i tecnici ci hanno presentato permette di sperare di concludere il trasloco all’ec Cna entro il 2021». Ma la Provincia non aveva spinto forte chiedendo di liberare gli spazi di viale Europa perché necessari a dare respiro alle professionali Fos in lingua tedesca alle quali l’ex hotel Emma non basta più? «La Provincia non ci sta facendo particolari pressioni. Sappiamo comunque quanto sia complicata la situazione meranese sotto il profilo dell’edilizia scolastica e che l’ingrandimento delle Fos darebbe il via libera a un effetto a catena che libererebbe spazi per altre scuole». Quanto all’aspetto economico del trasloco, la nuova sede dovrebbe costare intorno ai 4,5 milioni di euro. Coperti per 3,85 milioni dalla cessione della sede attuale alla Provincia, «e comunque i nuovi uffici saranno molto più ampi e consentiranno di assorbire la crescita di organico del 15%».

Riciclaggio.

Per un progetto in rampa di lancio, ce n’è un altro - di cui si parla da ancora più tempo - ancora fermo al palo. È il centro di riciclaggio previsto nell’area ex Bosin, nello stessa zona della nuova sede. «La filosofia era quella di destinarla ai privati, mentre per le aziende sarebbe rimasto in funzione il centro di riciclaggio nella zona produttiva di Lana», ricorda Wickertsheim. «Ma gli scenari sono cambiati. Non nego che il settore ambiente, quello che riguarda la raccolta rifiuti, per noi è una ferita aperta. La direzione è stata incaricata di presentare uno studio che riveda l’intero sistema, alla luce dell’introduzione dei nuovi press container e valutando l’opportunità della raccolta porta a porta e altre soluzioni. Va da sé che realizzare un nuovo centro di riciclaggio è sensato nel momento in cui lo stesso si integra a un cambio di sistema di raccolta rifiuti: bisogna pensarci bene, anche sotto l’aspetto dei conti. Il nuovo centro comporterebbe uno sforzo economico notevole sui conti aziendali che già sono sotto pressione davanti a una forbice, considerando il periodo 2003-2016, fra un’inflazione del 26% a fronte di un aumento delle nostre tariffe del 3,15%. I residenti sono aumentati del 20% e i turisti del 30%. Non ultimo, in autunno si insedierà una nuova giunta: ci confronteremo con loro per capire la direzione da intraprendere».

Blue park.

Annunciata un lustro fa, nel frattempo la cessione della rete gas - con la conseguente perdita dei relativi introiti - non si è ancora concretizzata. In parallelo, resta ferma al palo l’assegnazione alla Municipalizzata della rete dei blue park, i parcheggi blu a pagamento, «un servizio la cui acquisizione avrebbe un significato economico ma non solo, perché già abbiamo preso in carico la gestione dell’illuminazione pubblica e da poco anche quella delle acque reflue. È in corso la sostituzione dei 6.000 punti luce del territorio cittadino con lampade a led che a operazione ultimata faranno risparmiare 500 mila euro l’anno». Sono attività che si integrano nel più ampio progetto di smart city, nella quale le tecnologie sono al servizio di una città più efficiente e sostenibile.

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