Auto sul marciapiede via Winkel farà da banco di prova 

Lo spazio per i pedoni verrà allargato a due metri Ma in parte dovrà coesistere con le macchine in transito


di Simone Facchini


MERANO. Le prove tecniche di convivenza fra auto e pedoni si faranno in via Winkel, nel tratto fra via Schaffer e via Dante. Il marciapiede sarà decisamente ampliato, spostato sul lato opposto e realizzato a raso con la carreggiata. Sulla sponda dove il marciapiede sparisce saranno create delle rampe per permettere di salire sull’autobus alle fermate. Le auto che viaggeranno in direzione periferia incrociandosi con un altro mezzo saranno costrette a spostarsi sul nuovo marciapiede. Fatto che ha suscitato non poche perplessità in chi abita in zona. Ma la rotta è stata tracciata e la stella polare dell’amministrazione, nelle questioni viabilistiche, è il potenziamento del trasporto pubblico. Migliorandone il servizio, dandogli la priorità, ma anche scoraggiando l’utilizzo dell’auto, come in questo caso. Stringendo infatti la carreggiata a quattro metri e mantenendo entrambi i sensi di marcia, il passaggio in macchina rimarrà possibile ma poco attrattivo per chi usa questa via come scorciatoia.

Più di qualcuno, un mese fa, aveva storto il naso uscendo dall’incontro informativo con cui era stato presentato il piano particolareggiato del traffico di Maia Alta, elaborato dall’ingegnere svizzero Willi Hüsler assieme ai tecnici comunali. Chiarimenti successivi hanno stemperato le tensioni ma su via Winkel alcuni dubbi restano. Soprattutto sulla sicurezza. Qual è il grado di compatibilità fra chi passeggia e chi viaggia in auto quando in talune circostanze devono condividere lo stesso spazio? Qualcosa bisognava pur fare, afferma l’amministrazione, non ultimo perché il marciapiede esistente non corrisponde alle normative in termini di larghezza (il minimo previsto dalla legge è 1,5 metri) e di pendenze. Stretto, insomma, e poco praticabile soprattutto per chi si sposta in sedia a rotelle o con una carrozzina. Nei disegni l’ampiezza sarà allargata in modo tale da permettere a due persone di camminare affiancate e, incrociandone una terza, non siano costrette a scansarsi. Come parametro è stata presa la misura minima di 60 centimetri a persona. Giocoforza, a rimetterci sarà lo spazio della carreggiata. Due veicoli incrociandosi non potranno passare se non con una manovra di chi procederà verso la periferia: dovrà infatti spostarsi sul nuovo marciapiede a raso (altezza massima 2 centimetri) separato dalla carreggiata solo da un paletto ogni 15 metri.

Secondo i calcoli dei tecnici la sicurezza è garantita anche se “protetta” solo dai paletti in quanto il marciapiede sarà largo 2 metri: 60 centimetri per ciascuno dei tre pedoni che potranno passarvi contemporaneamente più 20 di margine, dove fra il resto saranno installati i lampioni. Nel progetto di Hüsler, questa nuova conformazione dovrebbe avvantaggiare i mezzi pubblici (linea 4) che oggi spesso devono fermarsi bruscamente o usare il marciapiede per districarsi dal traffico. Inoltre sarà garantita una velocità moderata – a dire il vero il limite è già dei 30 orari.

Funzionerà? Probabilmente solo la prova dei fatti potrà dirlo. Sarà un test: i dubbi sono leciti, il coraggio di provarci pure.

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