Cefalea, Carotta relatore al seminario nazionale

Merano. Sempre più rilevanti i problemi masticatori come cause delle cefalee muscolo-tensive. È un tema, negli ambienti scientifici, molto dibattuto a livello mondiale che però, secondo i pionieri di...



Merano. Sempre più rilevanti i problemi masticatori come cause delle cefalee muscolo-tensive. È un tema, negli ambienti scientifici, molto dibattuto a livello mondiale che però, secondo i pionieri di una nuova visione e di nuove procedure, non si discosta dalle linee guida che, vuoi per ossequio ai nomi famosi dei primi relatori, vuoi per accettazione silenziosa o per mancanza di dibattito, rimane senza sbocchi scientifici e soprattutto pratici. Per dare un contributo attraverso nuovi stimoli, a Verona, organizzato dalla presidente nazionale delle assistenti dentali Anna Girardi, si è svolto un seminario nazionale in Webinar. A tenere la conferenza è stato chiamato il dottor Ivano Carotta, meranese, già docente all’Università di medicina e chirurgia di Ferrara, corso specialistico di laurea in odontoiatria e protesi dentaria. Il relatore ha parlato ad un uditorio, si calcola che fossero collegate alcune centinaia di sanitari, composto da medici, dentisti e assistenti dentali, disquisendo su qual è la causa più comune delle cefalee muscolo tensive, uno dei dolori più numerosi che colpisce la popolazione umana, sofferente di cefalee, per il 90%. Ha poi sottolineato che la cefalea non è un sintomo ma un disturbo primario, quindi è una patologia che viene troppo spesso curata con farmaci che coprono, non tolgono il disturbo. L’importante sarebbe quindi una diagnosi precisa che porterebbe a scoprire, per l’80% dei casi, che la cefalea muscolo-tensiva è decisamente la più frequente, spesso dovuta ad una malocclusione, quindi ad un contatto asincrono, cioè irregolare, dei denti. Una malocclusione causata da una postura errata della mandibola o addirittura di altre zone corporee che scaricano l’ultima tensione, attraverso una catena cinetica, proprio in bocca. In 25 anni di studi, con prove pratiche su centinaia di pazienti, il dottor Carotta, la dottoressa Antonella Carotta e il dottor Daniele Fabbri di Riccione, hanno raccolto una serie impressionante di casi e di altrettanti successi risolutori. Secondo il relatore l’insuccesso e la non risoluzione del problema va ascritta all’incapacità dell’operatore di diagnosticare e conseguentemente di trattare la patologia. Sul banco degli imputati una mancata informazione che non viene dettagliatamente e periodicamente fornita agli operatori del settore, come analizzato e spiegato dal dotto Carotta nel suo ultimo lavoro che è stato verificato da esperti e che tra breve verrà pubblicato. Intanto, su richiesta di organizzatori scientifici, verranno organizzati altri seminari interattivi rivolti ai sanitari specialistici.













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