Civica, cinque punti per la ripartenza

Merano. «Finora abbiamo mantenuto un atteggiamento responsabile e non ostile nei confronti delle decisioni del sindaco Rösch nella gestione dell’emergenza. Ma adesso riteniamo che l’amministrazione...



Merano. «Finora abbiamo mantenuto un atteggiamento responsabile e non ostile nei confronti delle decisioni del sindaco Rösch nella gestione dell’emergenza. Ma adesso riteniamo che l’amministrazione comunale cambi marcia nell’affrontare la situazione». Con questa premessa, ieri la Civica per Merano ha presentato in consiglio comunale un articolo 23, documento per il quale viene richiesta una trattazione urgente al di là dell’ordine del giorno.

La maggiore forza di opposizione in aula si è concentrata su cinque punti. In primo luogo, per rispondere alla confusione generata dall’accavallarsi di decreti, leggi e norme ai vari livelli, chiede di costituire uno sportello informatico «a disposizione della comunità che sia in grado di informare e dare risposte in merito ai numerosi provvedimenti, ai vari protocolli (provinciali e statali) e fornire una consulenza di primo livello rispetto alla complicata situazione venutasi a creare. Questo servizio potrebbe essere coordinato e gestito da un ufficio interno del Comune, ricercando le risorse idonee all’interno dell’amministrazione comunale in sinergia con il Consorzio dei Comuni e altri enti territoriali». L’emergenza ha spostato il su baricentro sull’economia, e proprio in questa direzione va la seconda proposta della Civica che, consapevole degli incontri fra rappresentanti di giunta e categorie già avvenuti, mette sul tavolo l’idea di «istituzionalizzare una task force, composta dalle varie rappresentanze di categoria che abbia come scopo quello di pianificare strategie di breve e medio periodo per un urgente rilancio dell’economia della nostra città, in sinergia con gli assessorati comunali competenti e gli altri organismi di promozione turistica/economica operanti sul nostro territorio».

Altro lato è l’apertura delle strutture sportive. Pur nel mare di incognite del momento generate dall’attesa delle decisioni delle autorità statali e provinciali, la richiesta è di permettere l’apertura delle palestre e dei campi sportivi «il prima possibile, per consentire alle associazioni sportive, giovanili e ricreative di poter svolgere le loro attività in spazi ampi ed arieggiati nella maggior sicurezza possibile, per favorire la ripresa di quella mobilità ed esercizio fisico che i nostri concittadini, soprattutto i più giovani, non hanno potuto svolgere appieno nel corso di questi mesi».

Alle associazioni e alle famiglie guardano gli ultimi due punti sollecitati dalla Civica, strettamente fra loro connessi: il sostegno al terzo settore dirottando i contributi straordinari che non vengono erogati a seguito dell’annullamento delle manifestazioni, «destinandoli soprattutto a quelle associazioni con dipendenti o costi fissi particolarmente importanti», e iniziative con l’obiettivo di promuovere le attività estive di intrattenimento per bambini «che le varie associazioni stanno cercando, non senza difficoltà di organizzare. Nella consapevolezza che gli enti pubblici preposti possano essere inadeguati nell’affrontare con efficienza tale argomento, il Comune potrebbe fungere da moltiplicatore delle risorse previste dalle norme nazionali e provinciali incoraggiando progetti portati avanti da soggetti privati che operano nel settore».













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