«Con Svp e civiche si torna alle divisioni etniche» 

Il Team Köllensperger. «Coi compromessi pur di avere un candidato italiano si va indietro» Schir promuove la sua lista come unica alternativa al “sistema Alto Adige” targato Volkspartei


Sara Martinello


Merano. «Il Team Köllensperger rappresenta l’unica alternativa al “sistema Alto Adige”, nel quale la Svp comanda e gli italiani costituiscono la quota “dovuta”, etnica, senza contare in realtà poco o niente». È il mantra di Francesca Schir, eletta in consiglio comunale nel 2015 in quota M5s – dal quale è fuoriuscita nel contesto delle ultime provinciali per diventare “la prima dei non eletti” a Bolzano. Quarantasei anni, due lauree magistrali e un dottorato di ricerca in dirittura d’arrivo, Schir nell’aula consiliare del municipio è forse la più prolifica rappresentante dell’opposizione, spesso insieme a Kurt Duschek, uscito dal gruppo verde nel 2016, e all’ecosociale David Augscheller. Negli ultimi mesi Duschek si è avvicinato al Team K, tanto che ora pare certa la sua candidatura. Altri nomi? C’è l’ipotesi Sabine Kiem, ma per il resto si dovrà aspettare. «Stiamo raccogliendo una squadra trasversale a generi, generazioni, gruppi linguistici, provenienza geografica», anticipa Schir.

Lei promuove il superamento delle logiche di separazione etnica, mentre c’è chi pur di avere un nome italiano dimentica le ideologie.

La coalizione di Civica e Alleanza mi ha stupita. La loro scelta forse potrà disorientare gli elettori, privati di un punto di riferimento politico e ideologico, con la conseguenza che dovranno accontentarsi di una prospettiva più etnicamente connotata che forse ci riporta indietro rispetto all’Alto Adige modello di integrazione.

Ora arrivano a nove consiglieri: come potrebbero governare insieme?

Me lo chiedo anch’io: che cosa può significare questa non chiarezza in un ipotetico governo della città? Gli ideali comuni rendono più agile il governo, i compromessi e le strategie elettorali lasciano ampio spazio alle incrinature.

E la Svp come le sembra? La scorsa settimana ha esplicitato il veto alla Lega.

Appare debole, ha scelto un candidato sindaco esterno come se tra le proprie fila non ci fosse nessuno all’altezza del compito. I veti nei nostri confronti a Bolzano ci fanno onore: mostrano che il Team K è l’unico vero avversario della Svp. Coi nostri sei consiglieri provinciali stiamo lavorando su una gestione territoriale e non etnica, che valorizzi l’autonomia e le specificità e le diversità della nostra provincia. In Provincia le posizioni della Lega sono supine rispetto a quelle dell’Svp, pertanto dopo questo veto è facile indovinare che quest’ultima, se dovesse vincere alle amministrative, sceglierà ancora il partner più accondiscendente.

La Civica?

Non faccio nomi. Mi limito a ricordare il governo Januth, con Svp, Civica, Alleanza e un minuscolo appoggio leghista.

Parliamo della coalizione a sinistra. Perché le trattative con Verdi e Ecosociali stanno andando per le lunghe?

Intanto preciso che se sosterremo Rösch lo faremo come lista di appoggio. Il punto è che i nostri sono accordi programmatici, non strategici, quindi vogliamo essere certi che idee e obiettivi siano davvero compatibili, senza prendere in giro gli elettori.

Quale percentuale si aspetta? Alle provinciali avete ottenuto il 15 per cento dei voti.

Vogliamo essere un’alternativa vera, non abbiamo pensato alle provinciali. Stiamo raccogliendo le idee e le opinioni della cittadinanza, riscontrando un ottimo livello di partecipazione. E per me già essere chiamata dai meranesi perché provi a risolvere i problemi della città, dopo cinque anni all’opposizione, è un buon risultato.













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