Cresce il turismo in città Boom degli arrivi: + 3,5% 

Per i pernottamenti + 2%: in un anno sono passati da 424 mila a oltre 433 mila La direttrice Zadra: «L’età media degli ospiti si è abbassata, molte le famiglie»


di Sara Martinello


MERANO. Con un rialzo degli arrivi del 3,53% rispetto al primo semestre del 2017, lo stesso periodo del 2018 conferma la vocazione turistica di Merano. Un trend positivo spalmato su quasi tutte le categorie alberghiere, riflesso di una diversificazione dell’offerta e di un’implementazione mirata delle possibilità di svago, e destinato a mantenersi saldo anche durante la stagione invernale.

I dati raccolti dall’Azienda di soggiorno di Merano, riferiti alla sola città e relativi al periodo tra gennaio e giugno 2018, mettono di fronte a una crescita del 2,03% per quanto riguarda i pernottamenti (passati da 424.484 nel primo semestre del 2017 ai 433.111 del 2018) e del 3,53% per gli arrivi, saliti da 121.912 a 126.221. Il raccordo tra pernottamenti e persone arrivate risiede nel numero di giorni di permanenza, anche questo in lieve aumento: se nel 2017 i turisti rimanevano a Merano 3,4 giorni, nel 2018 il dato è salito a 3,5.

A commentare i dati è Daniela Zadra, direttrice dell’Azienda di soggiorno. «Il trend positivo va letto come un fatto confortante anche perché la maggiore sicurezza a livello internazionale, che porta a una situazione turistica più serena sui mercati lontani, non ha eroso visitatori a una meta centrale in Europa come Merano», nota Zadra. «Restano i mercati tradizionali, cioè Germania, Italia, Austria e Svizzera, che rispettivamente nel primo semestre di quest’anno hanno fatto arrivare qui il 49,5%, il 18%, il 10% e il 9,4% dei turisti. Se però guardiamo alle statistiche annuali, la presenza di visitatori italiani sale oltre il 30%, visto che durante il periodo natalizio il 95% dei turisti parla la lingua di Dante. Il nostro obiettivo è di non far salire solo gli arrivi, ma anche i pernottamenti, nell’interesse degli albergatori. E dei meranesi, perché un maggior numero di visitatori giornalieri significa una maggiore mole di mezzi sulle strade cittadine».

Le statistiche elaborate dall’Azienda di soggiorno, come detto, arrivano solo fino al 30 giugno. Quali sono le impressioni su luglio e agosto? Zadra intravede una situazione rosea: «Sembra che ci sia una buona occupazione dei posti letto disponibili in città. Quest’anno, poi, abbiamo notato che i turisti provenienti da altre regioni italiane hanno cominciato ad arrivare qui già sul finire di luglio, qualche giorno prima rispetto alle date consuete. Stiamo riscontrando soddisfazione anche da parte degli operatori turistici. Certo, gioca a favore del turismo la vicinanza tra l’offerta a 300 metri di altitudine e quella a 2500, con una buona compensazione tra chi esce dalla città per le gite nei dintorni e chi invece vi entra, magari attratto dall’offerta di eventi». L’Azienda, prosegue la direttrice, starebbe attuando una strategia di posizionamento che punta ad accrescere la qualità dell’offerta, pure prestando attenzione alla politica dei prezzi. Negli ultimi 15 anni, infatti, il target è ringiovanito: in estate sono tante le famiglie e le coppie che scelgono Merano come meta per le vacanze, così come durante il periodo dei mercatini. L’età media si aggira fra i 35 e i 50 anni in estate, mentre in autunno si arriva alla terza età, «una terza età molto attiva – precisa Zadra – che apprezza i percorsi nella natura».

Restano ancora poche settimane fino alla chiusura della stagione estiva. Intanto i turisti in città apprezzano il museo civico di palazzo Mamming, il castello Principesco, la Wandelhalle, le visite guidate a tema storico. E durante i Martedìsera passeggiano lungo il corso con un gelato in mano.













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