«Di chi è e chi gestisce la stazione in disuso a Sinigo?»

Merano. “A chi appartiene la stazione di Sinigo e chi ne cura la gestione?” Parte da queste domande l’interrogazione con richiesta di risposta scritta inviata con corredo fotografico da Francesca...



Merano. “A chi appartiene la stazione di Sinigo e chi ne cura la gestione?” Parte da queste domande l’interrogazione con richiesta di risposta scritta inviata con corredo fotografico da Francesca Schir, consigliera comunale del gruppo misto e presidentessa del consiglio comunale di Merano, al sindaco Paul Rösch. Schir spiega: “Su segnalazione di alcuni cittadini di Sinigo, ho percorso la ciclabile in direzione Bolzano fino alla stazione di Sinigo, non in attività. La struttura è inaccessibile, recintata mediante strutture metalliche ed è utilizzata, però, come parcheggio di mezzi privati. Di fronte alla stazione è presente una casetta in legno, presumibilmente abitata, dotata di impianto di aria condizionata e finestre apparentemente nuove. Anche la stazione, per quanto in stato di degrado, è dotata di zanzariere alle finestre, diversi cavi di collegamento, una “parabola” per la ricezione di canali tivù, antenne discretamente all’avanguardia, a dire di cittadini esperti nel settore”. Da qui l’ulteriore domanda a cui la presidentessa del consiglio cittadino sollecita una risposta: “Esistono accordi di gestione della struttura e degli spazi limitrofi che ne consentano l’uso a privati?” Ma Schir desidera anche sapere se “la struttura della stazione è legata a qualche vincolo di protezione e tutela” e se eventuali accordi stipulati hanno avuto un costo.

In riferimento poi a quanto osservato, Schir domanda se “è previsto che la struttura della stazione possa essere abitata. In che termini e in quale percentuale” e se “è stata autorizzata la costruzione della casetta limitrofa”. In caso di risposta affermativa all’ultimo quesito, l’ulteriore punto dell’interrogazione mira a sapere chi ha autorizzato la costruzione e a quale scopo. Infine, Schir chiede se “è previsto che la casetta limitrofa alla stazione possa essere abitata e in che termini”.













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