Falda acquifera, prime informazioni sui ristagni

Nel corso dell’assemblea di venerdì sera è intervenuto anche il geologo Ambrogio Dessì, responsabile del monitoraggio delle falde acquifere di Sinigo. «Terminati i sondaggi – ha spiegato Dessì...



Nel corso dell’assemblea di venerdì sera è intervenuto anche il geologo Ambrogio Dessì, responsabile del monitoraggio delle falde acquifere di Sinigo. «Terminati i sondaggi – ha spiegato Dessì – qualcosa di interessante è uscito, perché abbiamo iniziato a capire come i ristagni causino la formazione delle falde nella frazione». In particolare, erano quei canali oggi dismessi che avevano la funzione di far scorrere via le acque attraverso scoli superficiali che impedivano ristagni. Una decina i sondaggi in profondità già eseguiti, e primi risultati che indicano come a circa a 1-3 metri di profondità ci sia la presenza di zone poco permeabili che rendono possibile il ristagno delle acque. A questo si aggiunge uno strato di argilla alla profondità di 8 metri che aumenta l’impermeabilità del terreno. Tra le falde più superficiali, quella di nemmeno un metro all'altezza della banca di piazza Vittorio Veneto, mentre in alcuni tratti circostanti la piazza stessa, la falda raggiunge quasi il piano campagna.













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