Il raggiro

Giocano d’anticipo e “rubano” la benzina 

Il racconto di una donna che si riforniva al self service: «Hanno preso il carburante  al posto mio e si sono dileguati». Con i prezzi alle stelle, occhi aperti anche al distributore



MERANO. Adesso bisogna stare all’occhio anche dal benzinaio. Anche se il benzinaio non c’entra direttamente in quanto riportiamo. Il racconto di una donna “truffata” alla pompa di benzina mette in guardia tutti coloro che si apprestano a rifornirsi di carburante al self service.

Già il prezzo del carburante è volato alle stelle, nonostante gli interventi statali per calmierare i prezzi. Ieri la media nazionale dei prezzi della verde in self service sfiorava quota 1,87 euro/litro, mentre il diesel è all’1,84. Dalle nostre parti si parla di cifre con qualche centesimo in più.

Circostanziato il caso nell’emergenza energetica, intanto alla signora sono volati via 40 euro. Senza alcuna goccia a finire nel serbatoio.

«Premetto che non ho preconcetti né pregiudizi verso altre culture, anzi, sono convinta che la convivenza tra le diverse culture sia fonte di arricchimento per tutti». Così parte lo sfogo della vittima del raggiro. «Per questo motivo mi infastidisce assai narrare quanto segue, ma spero di riuscire in questo modo di raggiungere i due “signori” disonesti che mercoledì scorso, 18 aprile verso le 13, presso il distributore di carburanti Q8 di Marlengo si sono riforniti grazie ai 40 euro da me inseriti».

I due signori di mezza età, apparentemente di origine nordafricana da quanto raccontato dalla donna, «si stavano rifornendo alla pompa self service dinnanzi alla mia e sono stati più veloci di me: mentre cercavo di capire il motivo per il quale la pompa da me selezionata non erogava l’importo di benzina pagato, li ho interpellati chiedendo se anche loro avevano problemi con l’erogazione o se, per caso, avessero notato un’imprecisione nella loro erogazione. Per tutta risposta hanno fatto finta di non capire per poi dileguarsi velocemente».

A quel punto la signora ha interrogato l’addetto in servizio al distributore il quale «mi ha spiegato che, se chi si rifornisce in contemporanea, è più rapido nel premere il tasto del numero della pompa selezionata, l’importo pagato da altri viene erogato a lui medesimo. Ora, mi piacerebbe pensare che si sia trattato di un malinteso ma mi risulta impossibile pensare che nessuno dei due si sia accorto che invece dei 20 la pompa abbia erogato 60 euro (i miei 40 e i loro 20).

Non mi resta che pensare che si tratti di due persone disoneste che non si fanno scrupoli nello sfruttare l’occasione. Aggiungo che la mia automobile era molto più vecchia e malmessa della loro e che io, per arrivare a fine mese, sono costretta a rinunce e doppio lavoro. Perciò spero che questa sera, e anche nei giorni a venire, il gatto e la volpe pensino alla loro azione e che si provino un infinito senso di vergogna».













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