“Help!”, la musica arriva dal fiume 

I Repeatles suonano sulle isolette del Passirio e stupiscono meranesi e turisti


di Jimmy Milanese


MERANO. Il centro di Merano ieri pomeriggio si è letteralmente fermato per due ore, con meranesi e decine di turisti che a fatica hanno realizzato cosa stesse succedendo. Con il concerto nel greto del Passirio, sospesi su un palco tra due isole di fronte al Kurhaus, i Repeatles, celebre cover band meranese dei Beatlles, hanno realizzato qualcosa che prima d’ora non si era mai visto in città.

A spiegare come sia nata l’idea di un’esibizione nel fiume che attraversa la città è Thomas Gutweniger, che nella band interpreta John Lennon: «Trent’anni fa, su una di quelle isole del fiume, mio padre fece un concerto con un amico e per l’occasione venne ricostruita una nave, ma è anche vero che in quel greto ci vado a pescare. Quindi con la band abbiamo deciso di suonare in questo posto del tutto particolare». È stato un regalo alla città, il concerto dei Repeatles aperto dalla Joe’s Street Project di Chiericati e Musella, tutto autofinanziato dalle due band, anche se non senza difficoltà è stato il percorso burocratico per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie a posizionare il palco in un fiume, assieme a tutta la strumentazione per diffondere la musica. Un concerto, quello amplificato dalle sponde del Passirio, dedicato a chi i Beatles li amava visceralmente, vale a dire il nostro Gigi Bortoli, compianto collaboratore dell’Alto Adige che ha sempre seguito i Repeatles nella loro ascesa fino a diventare una tra le migliori Beatles cover band europee.

E qualcosa del genere lo avevano già fatto, i quattro Fab Four di Merano, quando nel 2011 – era l’8 dicembre – salirono sul palco dell’Hotel Aurora per ricordare quei quattro colpi di pistola che trentun anni prima chiusero gli occhi per sempre a John Lennon.

Impressionante il colpo d’occhio sulle passeggiate e sul ponte della Posta, con centinaia di persone che cantavano “Help!” o “Let It Be” a dimostrazione di un’immortalità artistica e musicale del quartetto di Liverpool. Impressionante anche la somiglianza estetica dei quattro Repeatles coi “coleotteri” del Merseyside, anche nell’interpretazione degli oltre venti pezzi, eseguiti nelle versioni originali.

Una carriera, quella dei Repeatles, cominciata nel 1997, grazie all’amicizia tra Thomas “Lennon” Gutweniger e Igor “Harrison” Ferrazzi, i quali successivamente hanno coinvolto nel loro progetto anche Walter “Paul McCartney” Marth e Manuel “Ringo Starr” De Vito, per una formazione che ad oggi può vantare oltre 500 concerti in tutta Europa. Tra questi, spiega ancora Thomas, «dobbiamo ricordare quello del 2010 a Riva del Garda di fronte a 5 mila persone, una delle quali perfino svenne. Lì per la prima volta capimmo veramente che cosa erano stati i Beatles nella storia di quegli anni».

Nessuno è svenuto ieri pomeriggio, e nessuno ha patito troppo il freddo, anche grazie a un caldo inusuale che ha fatto da cornice all’evento musicale che ha visto nelle interpretazioni di brani come “Twist and Shout” oppure “Here Comes the Sun” e la celeberrima “Hey Jude” uno dei momenti più emozionanti di un pomeriggio d’inverno che difficilmente i meranesi e le centinaia di turisti assiepati sulle sponde del fiume dimenticheranno.















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