La mostra fotografica 

L’arte di Sommese entra nel municipio

Merano. Si è aperta con la performance di danza contemporanea di Giulia Menchetti e di Sofia De Majo, ballerine della scuola meranese Only Dance, l’esposizione delle quaranta fotografie di Gigi...



Merano. Si è aperta con la performance di danza contemporanea di Giulia Menchetti e di Sofia De Majo, ballerine della scuola meranese Only Dance, l’esposizione delle quaranta fotografie di Gigi Sommese “Merano in posa” che fino al 31 dicembre ingentilirà gli austeri corridoi del municipio. Rapita l’amministrazione comunale, di fronte all’esibizione delle allieve di Nadia Bozza sulle note di “Garment (For a Garment)” di Alva Noto e della Carmen di Bizet.

A fare gli onori di casa, Sarah Freimuth della Ripartizione cultura, insieme alla vicesegretaria generale Daniela Cinque: «Sono piacevolmente impressionata – ha commentato quest’ultima, ringraziando Sommese e la Only Dance a nome dell’amministrazione intera – nel vedere quanta bellezza l’arte porti in questo palazzo, splendido esempio dell’architettura razionalista. È stata una bella idea, quella del sindaco, di rivitalizzare e valorizzare questi ambienti».

Così anche Gigi Sommese, autore di ritratti che si potrebbero definire un doppio omaggio. Da una parte alle ballerine protagoniste degli scatti, dall’altra alla città, nei suoi angoli più suggestivi. «Ringrazio Rösch per la sua proposta. Spero che questa possa essere la prima di tante iniziative che aprano le strutture pubbliche, normalmente deputate alla burocrazia, all’arte e al bello, accentuandone un carattere di luoghi d’incontro. Non c’è niente di più adeguato alla nostra città di una ballerina che esprima eleganza e grazia, e poi trovo che le ragazze siano invogliate a proseguire nel loro percorso artistico». Analoghe le parole di Nadia Bozza, direttrice della Only Dance, che insieme a Paola Ianes e a Ulli Pertoll cura la preparazione delle allieve: «È un progetto valido. I giovanissimi hanno sempre il telefono in mano, si fanno selfie, scattano fotografie senza pensarci troppo. Grazie a Gigi Sommese le nostre ragazze hanno capito il lavoro necessario per una singola fotografia e scoperto luoghi sconosciuti della loro città, dal Mamming al Puccini, da Kurhaus e Castello Principesco alle sale dei palazzi storici del centro storico, dalle Terme ai portici, alla passeggiata della Gilf: lo definirei un percorso educativo, di crescita».













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