L’asilo nido non si ferma «Mano tesa ai genitori» 

Assistenza. Per la prima volta niente stop in luglio: chiusa per interventi la struttura di via Maia, i piccoli all’Elisabetheim e allo Yosyag. Bertoli: «Famiglie contattate per conoscere le esigenze


simone facchini


Merano. Fra gli strascichi del lockdown c’è la gestione dei figli nel periodo estivo. Molti genitori si sono ritrovati con il serbatoio di ferie e permessi vuoto e la necessità di trovare una soluzione. Dopo l’attivazione di un sito ad hoc per individuare colonie e camp per bambini e ragazzi fino ai 15 anni, ieri era aperto anche il servizio di asilo nido del Comune. Una prima volta, nel mese di luglio. «Abbiamo aperto una strada - dice commenta Stefan Frötscher, assessore ai servizi per l’infanzia - e gettato le basi affinché l’offerta possa essere ripetuta nei prossimi anni, allargandola a tutti e non solo a chi possiede determinati requisiti. Del resto, al di là dell’emergenza legata al Covid, sono cambiate le abitudini e le esigenze delle famiglie legate alle vacanze».

Assistenza continuativa.

Finora gli asili nido meranesi chiudevano i battenti per quattro settimane ogni anno a luglio. Quest'anno, date le circostanze, il Comune si è impegnato a fornire un'assistenza continuativa. Dovendo fare i conti con un ulteriore ostacolo: gli spazi dell’asilo nido Maddalena di Canossa in via Maia rimarranno chiusi fino al 21 agosto per permettere i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. Così, l'asilo nido comunale a partire da ieri si è trasferito temporaneamente nella scuola dell’infanzia Elisabethheim in via Huber. I locali possono essere utilizzati grazie alla disponibilità data dalla direzione della scuola e dell’associazione che lo gestisce. «Abbiamo contattato tutte le famiglie e chiesto informazioni sulle loro esigenze» riferisce Alice Bertoli, direttrice dell'Ufficio istruzione e scuole. Sette bambini saranno accuditi all'Elisabethheim nelle prossime settimane.

Anche l'asilo nido Yosyag ha seguito l'esempio del Comune e resta aperto a luglio. Accusice altri sette bambini.

Sanifica l’Esercito.

«L'assistenza viene fornita in piccoli gruppi di massimo cinque bambini, come previsto dalla legge. Ringraziamo gli esperti dell'Esercito, che effettuano la prescritta sanificazione dei locali» aggiunge Frötscher. «In questo periodo difficile è necessario un sostegno concreto per i genitori e per le famiglie. Tutta l’iniziativa è possibile solo grazie alla disponibilità e alla flessibilità del personale. Le collaboratrici prenderanno le loro ferie in modo alternato. In modo tale possiamo coprire queste settimane senza intergrazione di personale o costi aggiuntivi. Pertanto, a nome di tutti i genitori, vorrei ringraziare tutti coloro che sono stati coinvolti per la loro solidarietà e la loro collaborazione». E forse in futuro, le ferie di luglio del nido rimarranno un ricordo, aiutando i genitori a organizzare in modo più agile il menage familiare.













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