L’obelisco di epoca fascista torna a dividere Lana 

La posizione del monumento. In consiglio l’ipotesi di rispostare la stele che risale al 1938 Dalla strada per la zona industriale potrebbe tornare all’inizio della salita per passo Palade


Ezio Danieli


Lana. L’obelisco di Lana, realizzato come stele per la segnaletica stradale in epoca fascista, potrebbe tornare al suo posto originario, ovvero all’inizio della strada che porta al passo Palade. La richiesta di ricollocarlo nella posizione in cui si trovava fino a circa undici anni fa è arrivata dal Comitato per la strada di Passo Palade.

Il sindaco Harald Stauder porterà la proposta all’esame del consiglio comunale che è in programma stasera con inizio alle 18. Un giro preventivo di consultazioni è servito a farsi un’idea in merito all’ipotesi dello spostamento dell’obelisco dall’attuale posizione sulla strada per la zona industriale.

Se la destra tedesca è contraria, più possibilista appare la lista civica di opposizione. La Svp, che ha discusso del possibile spostamento l’altra sera, pare orientata ad esprimersi contro il ritorno dell’obelisco alla rotatoria per le Palade. In compenso, ha lanciato la proposta che all’inizio della strada per le Palade sia realizzato una sorta di centro di documentazione che possa ricostruire e ricordare la storia della strada.

Questa sera, come detto, è attesa la decisione del consiglio comunale sul futuro dell’ubicazione dell’obelisco. E la discussione potrebbe anche risultare accesa per i risvolti etnici che il monumento ha sempre sollevato.

La stele, che risale al 1938, era stata per lungo tempo posizionata all’inizio della strada che da Lana sale a Tesimo e a passo Palade. In quel punto, è stata poi realizzata una rotatoria ed in conseguenza di questi lavori - con qualche polemica - l’obelisco è stato trasferito all’inizio della strada che porta alla zona industriale e quindi allo svincolo di Sinigo della Me-Bo. L’obelisco, in diverse occasioni, è stato imbrattato da graffiti e scritte. I Südtirol Freiheit avevano chiesto con decisione che l’obelisco venisse tolto, ma il sindaco Stauder, dopo averne parlato in giunta, aveva deciso che doveva rimanere al suo posto.

“Ho presentato una richiesta ufficiale al Genio civile di Trento - ha anche detto Stauder - per avere a disposizione la storia ufficiale del monumento: è nostra intenzione predisporre una sorta di targa da sistemare ai piedi del monumento in modo tale da illustrare a residenti e turisti il significato di questa presenza che ha scritte in lingua italiana e in lingua tedesca”. Stauder è convinto “che la maggioranza della popolazione di Lana non abbia niente contro l’obelisco”.

Rispetto alla sua collocazione originale, dove è posizionata ora la stele dà evidentemente indicazioni sbagliate, dal punto di vista dei chilometri, sulle distanze da percorrere per arrivare a passo Palade. “La sistemazione verso la zona industriale - aveva spiegato a suo tempo il sindaco di Lana - ha allungato di circa un chilometro le distanze. Ad ogni modo attendo risposta alla lettera che ho inviato al Genio civile di Trento e poi decideremo come realizzare la targa e cosa scrivere per spiegare origine e significato dell’obelisco e della sua presenza a Lana”.

Ora la proposta del Comitato per la strada delle Palade ha riproposto l’idea che l’obelisco torni alla posizione originaria: a Lana le posizioni sono diverse. L’argomento fa discutere. Stasera se ne parla in consiglio comunale.













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