La prima messa con il linguaggio dei segni 

È stata celebrata ieri all’ospedale: grande soddisfazione delle associazioni di non udenti 



MERANO. I sordi meranesi hanno partecipato ieri, nella cappella dell'ospedale Tappeiner, alla Messa celebrata per loro da padre Peter. La cerimonia religiosa, parte in italiano e parte in tedesco, è stata "tradotta" nella lingua dei segni del presidente della sezione meranese che ha avuto modo di ribadire quanto emerso dal convegno organizzato di recente in città il cui scopo era cercare e proporre soluzioni e progetti per favorire l'inclusione delle persone non udenti. Nel corso del convegno erano stati affrontati gli aspetti giuridici ponendo attenzione sulla lingua dei segni per la comunicazione con i neonati, sull'importante dell'uso della lingua dei segni nelle esperienze di psicoterapia e nei procedimenti penali. Inoltre era stata ribadita la necessità di disporre di traduttori qualificati. Mentre in Finlandia c'è un traduttore ogni 7 sordi, il rapporto negli altri Stati è tutt'altro che favorevole: in Italia è disponibile un traduttore su 500 sordi, mentre in Alto Adige le persone sorde di madrelingua tedesca ne sono completamente sprovviste. «L'obiettivo di questo congresso - aveva sottolineato l'assessore ai servizi sociali Stefan Frötscher - era quello di avvicinare cittadini a questa complessa problematica e contribuire a una migliore comprensione reciproca. Le persone affette da problemi di udito rappresentano una vera e propria piccola minoranza linguistica e pertanto devono essere tutelate e sostenute». Il primo importante passo in questa direzione è il riconoscimento a tutti gli effetti della lingua dei segni come vera e propria lingua. Che non si tratti semplicemente di un insieme di gesti compiuti con le mani lo confermano anche le nuove conoscenze maturate fin qui in ambito neurolinguistico: la parte dell'emisfero cerebrale sinistro coinvolta nell'elaborazione del linguaggio parlato sovrintende anche alla formulazione della lingua dei segni. Nel corso del convegno era anche emerso come la politica deve mostrare una più spiccata sensibilità nei confronti delle persone sorde. Nella legge provinciale n. 7 del 14 luglio 2015, che riguarda la partecipazione e l'inclusione delle persone con disabilità, è stato sì aggiunto un passaggio che sottolinea l'importanza dell'incentivazione e della diffusione della lingua dei segni e della lingua dei segni tattile per garantire un'effettiva inclusione delle persone sorde. (e.d.)













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