Ladurner, i motivi dell’assoluzione 

La badante ucraina che denunciò il legale è risultata assolutamente non credibile



MERANO. La badante ucraina Olga Barisheva che, con le sue dichiarazioni, fece scattare l’inchiesta a carico dell’avvocato meranese Thomas Ladurner (accusato di circonvenzione d’incapace) è risultata persona non credibile. E’ questo uno dei passaggi chiave della sentenza di piena assoluzione emessa nei confronti del professionista che al tempo dell’’inchiesta era finito addirittura agli arresti domiciliari per qualche mese. I giudici ora sottolineano in sentenza che il racconto reso dalla donna non è risultato coerente (con versioni modificate nel tempo) e che a carico dell’imputato non è emerso nessun elemento di riscontro all’ipotesi che il legale avesse stabilito un accordo ai danni dell’anziana amministrata su disposizione del tribunale. L’accusa che l’avvocato avesse incassato per mesi la metà delle somme prelevate dalla badante dal conto dell’assistita (Maria Kritzinger) , non ha trovato alcun riscontro nemmeno in tutti i controlli bancari effettuati dai quali - al contrario - è emerso che il legale sotto processo ha sempre avuto negli ultimi anni un tenore di vita costante nel tempo. In sentenza i giudici riconoscono (come sostenuto dall’avvocato difensore Fabrizio Francia) che nell’inchiesta non sarebbero stati effettuati adeguati accertamenti sulla personalità della badante. In effetti sarebbe stato abbastanza semplice scoprire che la donna aveva avuto problemi anche in precedenti rapporti di lavoro per sospette appropriazione di denaro. In sentenza viene poi sottolineato che le intercettazioni ambientali hanno rilevato che fu la badante e non certo l’avvocato Ladurner a esercitare pressione sull’anziana a fare testamento a favore della badante stessa. Non solo. Le intercettazioni hanno anche permesso di scoprire che sempre la badante era solita telefonare quasi quotidianamente alla figlia in Ucraina annunciando l’invio di merce acquistata utilizzando i prelevamenti dai conti dell’anziana assistita mentre non sono mai emersi contatti sospetti tra la donna ucraina ed il legale. (ma.be.)

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