Lo speck è il re dei Mercatini E il sabato batte la domenica 

Tra le casette folla davanti alle macellerie. Ma va bene anche l’artigianato Rispetto al 2017, impennata di pullman turistici all’inizio del fine settimana


di Sara Martinello


MERANO. Un afflusso di pullman in salita rispetto al terzo fine settimana di dicembre dell’anno scorso è il dato che salta all’occhio di chi osservi i numeri dei Mercatini di Natale meranesi. Visitatori dalle altre regioni italiane, sì, ma anche dalla Svizzera e dall’area germanica, tutti pronti a riversarsi sulla passeggiata Lungo Passirio, in piazza della Rena e in piazza Terme. Per i commercianti gli affari stanno procedendo bene, con una punta negli acquisti di macelleria incalzata dai prodotti di fattura artigianale tipicamente natalizi.

Mentre il vin brulé venduto a scopo benefico dagli alpini aiuta i temerari turisti a riscaldare le giornate invernali, è lo speck il re dello shopping. Allo stand della macelleria Frick, dove si vendono bene anche i canederli, ma anche da Siebenförcher, la cui clientela compra volentieri anche il salame di cervo. Da Molino Merano i semilavorati per fare torte, biscotti e pane surclassano le farine. Folla davanti alla casetta di Bernardi, per esaminare da vicino le statuette per il presepe – e sono le più minute le prime ad andarsene, complice il prezzo più contenuto. L’artigianato incanta i visitatori dei Mercatini: da Le Ceramiche tutti acquistano le campanelle realizzate a mano, mentre per Pireta di Roberta Merlo, davanti a nutriti gruppi di persone rapite dall’attività del mastro vetraio, sono le sfere di Natale con soggetti al loro interno il prodotto più gettonato. Non mancano i tessili, soprattutto se utili, come i cuscinetti riempiti di noccioli di ciliegia e i grembiuli blu di Reiterer o i berretti, i calzettoni e le sciarpe di lana della Casetta della Solidarietà, comprati anche dagli altoatesini.

Il bilancio degli afflussi marca una differenza importante rispetto all’anno scorso: sabato sono arrivati circa 100 pullman, quasi il doppio rispetto al 16 dicembre 2017 (ma sempre meno dei 120 del fine settimana dell’Immacolata), e ieri 50, invertendo il dato del 2017, quando i turisti avevano preferito la domenica per visitare i Mercatini. Per i camper, invece, si registra una deflessione rispetto agli anni scorsi. Chi invece ieri abbia cercato posteggio in città avrà faticato non poco: i parcheggi erano saturi, a conferma del fatto che l’automobile resta uno dei mezzi più usati dai visitatori.













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