merano

Maia Bassa, sotto il deposito si vive fra miseria e degrado 

Alla stazione. La struttura in legno al centro del parcheggio torna a essere un bivacco, occupato da una famiglia. Giaciglio sudicio e rifiuti: questo il biglietto da visita per chi passa 


Jimmy Milanese


MERANO. Persiste ormai da anni, nonostante le segnalazioni e gli interventi di sgombero che si sono ripetuti, la situazione di degrado presso la stazione di Maia Bassa dove un gruppo di persone ha stabilito la propria “residenza temporanea”.

Un letto (in realtà un materasso buttato a terra), un angolo cottura improvvisato e immondizia varia fanno da cornice alla costruzione di legno - un ex deposito - adiacente al primo binario del tracciato ferroviario. Una stanza a cielo aperto, insalubre e degradata. Fra l’altro pessimo biglietto da visita per chi arriva in treno, visto che è possibile dai binari vedere rifiuti di ogni tipo.

Sarebbe una famiglia di quattro persone ad occupare questo alloggio precario, all'addiaccio, con tutti i rischi del caso, soprattutto in questi periodi in cui la temperatura notturna a Maia Bassa scende sotto zero e le coperte utilizzate da queste persone non sembrano in grado di ripararli sufficientemente dalle intemperie.

Attriti.

Alla mattina questa famiglia lascia molto presto l'alloggio facendo capolino in città dove chiede la questua oppure, denunciano numerosi commercianti, si dedicherebbero a piccoli furti in negozi. Non è raro, e questa volta sono i tanti pendolari a spiegarlo, le occasioni di attrito tra chi prende il treno e gli occupanti del perimetro costruzione di legno, infastiditi dagli sguardi dei passanti. In occasione di un weekend di mercatini, era sera, quando decine di turisti erano in attesa di prendere il treno per ritornare a Bolzano, uno degli occupanti di questo alloggio di fortuna è entrato in discussione con appunto un turista che stava fotografando la situazione di degrado.

La famiglia in questione proverrebbe dalla Romania, al confine con la Moldavia, e sarebbero tutti in possesso di un passaporto comunitario. Quindi, cittadini che difficilmente potrebbero essere allontanati, anche se la situazione igienica che si è creata e comunque il disagio umano vissuto da queste persone chiede un intervento da parte delle autorità competenti anche al fine di ripristinare una condizione di sicurezza per tutti, in quella che è una delle porte d'accesso alla nostra città.

Il futuro del deposito.

Nel frattempo, quell’ex deposito resta nell’oblio. Poco più di due anni fa, l’ammistrazione comunale annunciava la volontà di trasfomare il manufatto in un laboratorio didattico e luogo di sperimentazione utilizzato dalle scuole. La cornice sarebbe quella del progetto Mind, Merano Innovation District, che si sta sviluppando a Maia Bassa: ora il fulcro è sotto le tribune dell’ippodromo con il centro di coworking, e sono in corso i lavori per la realizzazione della sede Alperia. Un polo dell’innovazione. Ma dell’idea di sviluppo di quel deposito, non si è saputo più nulla.













Altre notizie

Attualità