Maia, da Bolzano pressioni su Roma e sul Comune

Merano. Il tempo vola. Un paio di settimane, e la data della riconsegna delle chiavi di Maia si è fatta pericolosamente vicina. Vicinissima, visto che il 5 luglio è domani e che proprio per questa...



Merano. Il tempo vola. Un paio di settimane, e la data della riconsegna delle chiavi di Maia si è fatta pericolosamente vicina. Vicinissima, visto che il 5 luglio è domani e che proprio per questa nuova domenica di apertura al pubblico Giovanni Martone aveva annunciato verso la metà di giugno la dismissione delle attività qualora non si fosse trovato un modo per sanare il deficit di bilancio della Merano Galoppo, da lui presieduta.

Insomma, il tempo stringe. Così, alle 17 di ieri da palazzo Widmann è arrivato un comunicato stampa col quale l’assessore provinciale Arnold Schuler ribadisce che «a fronte dell’importanza che l’ippodromo riveste per Merano e per tutto l’Alto Adige, nonché a livello internazionale, con il sostegno della Provincia intendiamo scongiurarne la chiusura. Ci attendiamo naturalmente la stessa disponibilità da parte del Comune, ma soprattutto chiediamo allo Stato di provvedere alla messa a disposizione dei mezzi finanziari secondo criteri oggettivi».

Ci sono già stati colloqui tra Kompatscher e il Comune. “La Provincia – dice il comunicato – è disposta a fare la sua parte, ma anche lo Stato dovrebbe coprire una parte delle spese. Il Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali deve riconoscere economicamente l’indiscutibile valore dell’ippodromo, ma soprattutto la disciplina dell’ostacolismo nella sua specificità, e con gli enormi costi di gestione che comporta la manutenzione di oltre 160 mila metri quadri di ostacoli. Nonostante i vari interventi, i fondi spettanti all’ippodromo non sono ancora stati liquidati. Per mantenere competitivo e al passo con i tempi l’impianto ippico, oltre ai mezzi per la sua manutenzione, sono necessari anche cospicui investimenti. L’ippodromo ospita corse di livello internazionale per i cavalli purosangue, ma anche competizioni per la razza locale degli Avelignesi, sempre più presenti in calendario grazie al presidente Giovanni Martone”.













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