Mense scolastiche,  mancano all’appello in 700 

C’è l’obbligo di iscriversi online: attese 3600 adesioni, ne sono arrivate 2900 Per i ritardatari prevista una sovrattassa e la verifica della disponibilità dei posti


di Sara Martinello


MERANO. A iscrizioni concluse, il servizio di ristorazione scolastica del Comune di Merano si ritrova orfano di 700 dei 3600 giovani utenti che ci si aspettava. Sono infatti 2900 i meranesi iscritti al servizio per il prossimo anno scolastico, mentre sull’ammanco di 700, poco meno di un quinto degli utenti previsti, si possono formulare diverse ipotesi. Alcuni saranno probabilmente solo ritardatari, e dovranno quindi sborsare 10 euro in più per presentare la domanda entro il 31 ottobre (soprattassa che sale a 25 euro in caso di ulteriore ritardo). Ma sono ormai mesi che diversi genitori si lamentano sui social della difficoltà dell’iscrizione: se l’anno scorso il Comune ha indetto un periodo di transizione, rendendo obbligatorio presentare online la domanda solo per i nuovi iscritti, quest’anno la procedura è stata informatizzata per tutti. Le alternative sono due: creare uno Spid, una sorta di carta d’identità digitale utile anche per accedere ad altri servizi della Provincia, o usare una Carta dei Servizi avvalendosi dell’apposito lettore e del relativo software. Per i meno ferrati con l’informatica e per i meno pazienti, un vero calvario digitale. Stando ai dati Astat relativi al 2017, in Alto Adige solo il 76% dei cittadini di età maggiore ai sei anni utilizza internet, e il 34% non accende mai il computer (più un 9% di altoatesini che lo fanno appena una volta a settimana o meno).

Tecnologie e aiuti. A questo punto viene spontaneo chiedersi se l’obbligatorietà del nuovo sistema di iscrizione alle mense non sia uno sprone all’alfabetizzazione digitale, o se il tentativo di “sburocratizzare” non si traduca in un maggiore carico burocratico proprio per il semplice cittadino. Il che sarebbe anche una mossa democratica e preziosa per il futuro, ma le innumerevoli lamentele di chi è abituato a utilizzare internet solo per controllare i social e la posta aprono al sospetto che tale mossa sia indigesta ai più.

Eppure, per ovviare a questo problema il Comune di Merano – come molti altri in Alto Adige – e associazioni come Tangram o l’Upad hanno organizzato corsi per imparare a crearsi un’identità digitale. Lo ricorda il vicesindaco Andrea Rossi, spiegando che lo Spid «aiuta sia l'Amministrazione sia gli utenti a garantire qualità e puntualità di un servizio delicato come quello della mensa. E in quanto novità, l’Amministrazione comunale ha dato continuamente informazione e supporto ai cittadini nell’affrontare per la prima volta questa procedura: Paola Caboni, in particolare, ha accompagnato le persone passo passo nella procedura per aiutarle a rendersi infine autonome».

Iscrizioni tardive. Tutto sommato, il vicesindaco dichiara che la risposta delle famiglie meranesi a questa novità è molto positiva. Resta da capire dove siano finiti i 700 scolari e studenti che mancano all’appello: nel frattempo, chi volesse usufruire del servizio di ristorazione scolastica può ancora iscriversi (chiaramente online), tenendo però conto che il Comune e le direzioni scolastiche dovranno prima procedere alla verifica della capacità di accoglienza delle strutture. Sono ammesse deroghe alla soprattassa – che, si ricorda, è di 10 euro per iscrizioni entro il 31 ottobre e di 25 euro per quelle presentate oltre questa data – solo se la famiglia si è trasferita a Merano da un altro Comune, se l’utente cambia scuola passando da un istituto nel quale non è previsto l’orario pomeridiano a un altro nel quale invece sono programmate attività didattiche anche nel pomeriggio o se l’orario delle attività extrascolastiche subisce variazioni nel corso dell’anno.













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