Merano Arte toglie il velo alla nuova statua di Kafka 

A cent’anni dall’arrivo in città. Martedì la presentazione dei progetti finalisti e del vincitore L’opera troverà sede nella piazzetta davanti a Villa Ottoburg, dove lo scrittore praghese soggiornò



Merano. Sarà svelato al pubblico martedì il progetto vincitore del bando per realizzare un’opera che ricordi la presenza di franz kafka a merano. una permanenza breve, dettata dalla convenienza dei soggiorni nella città sul passirio in tempi di inflazione galoppante, ma sentita ancora oggi. non fosse altro che per dare a una città legatissima ai fasti del passato una continuità sul binario della letteratura, o per meglio dire su quello degli ospiti illustri.

Martedì, alle 18, nella sala cassa di risparmio di merano arte saranno presentati alla cittadinanza i cinque progetti finalisti, tra i quali il vincitore. i cinque progetti rimarranno esposti nella sala fino al 22 novembre.

Il bando di concorso.

Secondo il bando di concorso coordinato da Merano Arte su incarico della Ripartizione cultura del Comune, per il vincitore è stato predisposto un premio di 5 mila euro, premio dimezzato per gli altri quattro artisti selezionati.

La giuria ha valutato la qualità formale e di contenuto dei progetti presentati, il loro potenziale confronto con il contesto culturale e sociale, la loro capacità di porsi come strumento di attivazione di una memoria culturale e di rafforzare la percezione della città. Di particolare importanza la relazione con il luogo, intesa sia come integrazione dell’opera sia come valorizzazione della piazzetta.

Il progetto vincitore sarà realizzato in loco dall’artista con i fondi previsti dal concorso, cioè un massimo di 34 mila euro (Iva esclusa). Dovrà instaurare un dialogo con la storia della città, e gli abitanti della zona dovranno essere coinvolti nella realizzazione del lavoro, mentre spetterà al Comune fornire tutte le infrastrutture necessarie (acqua, canali di scarico, elettricità e così via), i cui costi non sono inclusi nel preventivo di realizzazione dell’opera.

Cinque artisti.

I cinque scelti dalla giuria di esperti sono Claudia Barcheri, Arnold Mario Dall’O, Erich Kofler Fuchsberg, Peter Senoner e il praghese Domink Lang, dalla rosa di nomi indicata da Adam Budak, direttore del Kinski Palace Department della National Gallery ceca. Barcheri, nata a Brunico, ha esposto anche a Monaco e a Firenze, mentre il bolzanino Dall’O alle destinazioni illustri aggiunge Parigi e Lugano. Di Naturno, Fuchsberg si colloca in una dimensione legata all’Alto Adige, con sconfinamenti in Austria e in Svizzera. Bolzanino pure Peter Senoner, chiamato a esporre in diverse città tedesche come anche a Palermo. Noto per la sua “Sleeping City” alla Biennale di Venezia Lang, che vanta personali a Dublino, Berlino, Roma e Dresda, fra le altre.

Pochi mesi significativi.

L’opera pubblica dedicata a Kafka sarà installata all’incrocio tra via Tobias Brenner, via Maia e via Vigneti, in aggiunta a quella già presente sul Lungopassirio, una delle prime tre “Figure umane” posizionate sulla passeggiata il 29 aprile 2015.

Nel tempo, Merano ha saputo capitalizzare – culturalmente – quel soggiorno meranese del 1920, a Villa Ottoburg, di cui la città ha fatto un piccolo vessillo dedicando all’autore di “La metamorfosi” e “Il processo”, per esempio, un laboratorio per bambini a Palazzo Mamming curato da Alessandro Sanna, docente di Illustrazione all’Accademia delle belle arti di Bologna e autore del libro d’artista “Ho perso la testa per Merano” (imperniato proprio sulla figura di Kafka). Non da meno il mondo dell’associazionismo e della cultura, con la passeggiata storica a Maia Bassa organizzata dal Piccolo Teatro, durante la quale il giornalista Patrick Rina – ora ideatore insieme a Veronika Rieder delle celebrazioni per il centenario, in programma per l’anno prossimo – ha letto brani dello scrittore ceco. S.M.

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