Il progetto

Merano, in arrivo il parco fluviale all’ex campo nomadi 

La riqualificazione: dodicimila metri quadrati a disposizione dalla prossima primavera alla confluenza fra Adige e Passirio. «Uno spazio pensato soprattutto per gli adolescenti»


Simone Facchini


MERANO. Oggi sono erbacce e ampi spazi, là dove sotto il viadotto della MeBo i due fiumi s’incontrano, fino a qualche anno fa occupato dal campo sinti, ora spostato poco più a nord. Diventerà il nuovo parco fluviale. «È pensato soprattutto per i giovani, gli adolescenti» precisa la vicesindaca Katharina Zeller, assessora al verde pubblico. L’obiettivo è di metterlo a disposizione per la prossima primavera. Nell’ultima variazione di bilancio, avallata da consiglio comunale, sono stati messi a disposizione 550 mila euro.

I Bacini Montani della Provincia, sotto cui ricade la competenza dell’area della confluenza fra Adige e Passirio (adiacente al campo da calcio), ha messo dei paletti. «Ma non limiteranno la visione che abbiamo della zona» spiega Zeller. «Ci viene chiesto di preservare la “naturalezza” del luogo, e così faremo. Sarà uno spazio rivolto soprattutto ai giovani, agli adolescenti».

Parchi, la città ne ha. Ma le frequentazioni delle famiglie con bambini e quelle dei ragazzi non sempre dialogano serenamente. «Alla confluenza, zona facilmente raggiungibile e allo stesso tempo non troppo centrale, contiamo di dare un’opportunità di ritrovo alla fascia adolescenziale». Per questo la vicesindaca, di concerto con l’assessora alla gioventù e ai parchi gioco Emanuela Albieri, ha chiesto il supporto - inteso come “concorso di idee” - dei centri giovani. I loro desideri si intrecceranno con i progetti dello studio Freilich.

Occupare l’area, portando le persone a frequentarla, sarebbe anche un deterrente utile a “ripulire” la zona, purtroppo identificata a volte anche come discarica per rifiuti, con tutto il seguito di danni ambientali.

A disposizione ci sono 12.000 metri quadrati. «In trent’anni la città è cresciuta di 11.000 abitanti» aveva ricordato lo scorso dicembre l’architetto Wolfram Haymo Pardatscher, direttore della ripartizione 3, edilizia e servizi tecnici. Di pari passo deve crescere anche il verde pubblico.«Sarebbe bello in futuro poter creare un percorso di collegamento a piedi o in bici fra parco Sissi, parco delle Terme e questo nuovo campo fluviale».

Dalla Provincia l’area sarà concessa gratuitamente per 29 anni, il Comune dovrà garantirne la manutenzione e predisporre un sistema di sicurezza in grado di far scattare il divieto di accesso nella situazioni in cui la portata dei corsi d’acqua superasse il livello di guardia. Un po’ come accade per gli accessi al Passirio già presenti in centro, presso piazza Terme e la passeggiata d’Inverno. Resta il frastuono della MeBo, alla confluenza: «Abbiamo chiesto alla Provincia, nell’ambito della futura ristrutturazione della superstrada - puntualizza Kathariza Zeller -, di installare su quel tratto delle barriere antirumore».













Altre notizie

A Vipiteno

Nei guai per il navigatore: sospetto trafficante assolto

Intercettato nel 2021 al Brennero, viaggiava a poca distanza dall’auto di una donna che trasportava 18 chili di cocaina. A collegare i due c’erano i dati trovati sul localizzatore della donna arrestata, già condannata a 8 anni

Attualità