Cultura

Merano, la Biblioteca civica soffoca: «Serve il doppio dello spazio» 

Da poco terminati i lavori di adeguamento della sede di via delle Corse, si torna a parlare di trasloco: trattative con la Provincia per l’edificio di via Galilei (dietro a castello Principesco) oggi occupato parzialmente dalla scuola Arendt 


Simone Facchini


MERANO. I recenti lavori arginano le falle, ma non risolvono il problema: la sede della Biblioteca civica di via delle Corse è troppo piccola. Serve più spazio per rispondere alla crescita di servizi, utenti e funzioni: almeno il doppio. E quanto si vociferava da alcuni anni, ora è sul tavolo: il Comune ha messo ufficialmente gli occhi sul palazzo ex Lewit, l’edificio di via Galilei alle spalle del castello Principesco. La proprietaria è la Provincia.

L’ipotesi s’è fatta trattativa: il sindaco Dal Medico ha lanciato l’idea al governatore Arno Kompatscher. Chissà che - anche questa un’idea già circolata fra i corridoi di palazzo - l’affaire possa rientrate nel maxi-accordo sull’ippodromo. Finora si è sempre parlato della cessione al Comune dell’ex Böhler (anch’esso della Provincia) assieme a una quota in denaro e l’impegno di palazzo Widmann a investire su Maia in cambio di una parte dell’areale dell’infrastruttura ippodromo (con la garanzia del proseguimento dell’attività ippica come destinazione principale). Però da quelle strette di mano è passato tempo, e all’ippodromo sono stati effettuati nuovi lavori che valorizzano la struttura.

«La Biblioteca civica ha trovato alloggio in via delle Corse nel 1993: quasi trent’anni fa. Nel frattempo il patrimonio in dotazione si è moltiplicato e la popolazione residente è cresciuta» evidenzia l’assessora Emanuela Albieri. La giunta martedì mattina ha ospitato l’“audizione” dei responsabili delle due sezioni (italiana e tedesca) della Biblioteca, Umberto Massarini e Sonja Pircher. Al nuovo governo hanno ribadito ciò che fanno presente da almeno una decina d’anni: «Stiamo stretti». È già apparso chiaro in passato che l’ampliamento dell’attuale sede è stralciato da questioni strutturali.

In via delle Corse la Biblioteca si sviluppa su 1500 metri quadrati. Il palazzo ex Lewit dispone di 3800 mq.

La diffusione del digitale e l’organizzazione di incontri di carattere culturale hanno diversificato e stratificato le funzioni dell’istituzione. «Nel periodo di pandemia la Biblioteca ha saputo rispondere mettendosi al servizio degli utenti, anche con la distribuzione “porta a porta”. E ha ribadito la sua funzione sociale» precisa l’assessore Stefan Frötscher.

Ma per i lavori di ristrutturazione della sede di via delle Corse che ha inglobato l’angolo affacciato su piazza Teatro un tempo occupato dalla gioielleria Vecellio la mano pubblica ci ha da poco messo circa 400 mila euro. «Si è trattato di lavori di adeguamento necessari, che hanno contemplato anche un nuovo impianto di climatizzazione» risponde Frötscher. «Saranno utili a prescindere dalla futura destinazione dei locali».













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