Non incassa i soldi in ricevitoria Torna con un coltello nel sacco 

L’episodio in via Speckbacher. Un uomo si presenta al bar Adige con un biglietto non vincente e insiste per avere il denaro Deluso dal diniego dei gestori, si rifà vivo la sera per piantonare l’esercizio. «Aveva con sé una lama lunga e ci ha minacciati»


Ezio Danieli


Merano. Momenti di angoscia al bar Adige di via Speckbacher, dove l’altro giorno si è presentato un individuo che reclamava di incassare la somma relativa a un “gratta e vinci” che, secondo lui, era vincente. Non soddisfatto dai gestori, si è ripresentato in un secondo momento per piantonare la ricevitoria dall’esterno. Chiamate dagli esercenti, le forze dell’ordine hanno perquisito il sacco che l’uomo aveva con sé, trovandoci un coltello che ha notevolmente accresciuto i timori dei gestori. Ora i due – e il loro figlio, che racconta quanto capitato pochi giorni fa – vivono nella preoccupazione costante di vedersi ricomparire davanti al bar il protagonista della vicenda.

L’antefatto.

È un normale pomeriggio, in via Speckbacher. Nel piccolo ristoro all’inizio della strada, nei pressi del passaggio a livello che porta in via Bersaglio, si presenta un uomo con un gratta e vinci. Chiede di incassare la vincita, convinto che sia un biglietto vincente. Ma non lo è.

Deluso dalla risposta dei gestori, l’individuo insiste, come racconta il figlio dei due esercenti: «I miei genitori hanno controllato il biglietto verificando che non era vincente. Vista l’insistenza dell’uomo hanno chiesto l’intervento di una pattuglia dei carabinieri che, fatte le opportune verifiche, sono arrivati alla stessa conclusione: che quel gratta e vinci non dava diritto ad alcuna vincita».

Il secondo controllo.

La faccenda sembrerebbe finita qui. Ma l’individuo, in serata, torna al bar Adige. Si sistema all’esterno del locale. Con sé ha un sacco. E comincia a muoversi e indietro con fare sospetto, creando una certa apprensione nei titolari dell’esercizio pubblico, che quindi avvisano la polizia di Stato.

«I miei genitori – prosegue il racconto del figlio – che già erano alquanto preoccupati per quella presenza inquietante, hanno preferito chiamare di nuovo le forze dell’ordine. La pattuglia di polizia, arrivata dopo un certo tempo, ha potuto verificare che la cartella del “gratta e vinci” non dava diritto ad alcuna vincita, confermando ciò che avevano potuto accertare i carabinieri». L’uomo, pare sia un meranese, stavolta sembra d’accordo.

Il coltello nel sacco.

Al figlio dei gestori del bar Adige resta però il dubbio sul sacco che ha con sé. Vorrebbe vederci chiaro e chiede agli agenti di perquisirlo. Dopo diverse insistenze esaudiscono la sua richiesta.

«A questo punto, durante la verifica, è saltato fuori un coltello dalla lunga lama, probabilmente di genere proibito. L’uomo, prima di lasciare la zona in compagnia degli agenti, non ha trovato meglio da fare che lanciare pesanti minacce ai miei genitori, dicendo che sarebbe sicuramente tornato. Gli agenti poi l’hanno portato via».

I gestori del bar Adige da quel momento vivono una situazione di (comprensibile) angoscia. Gli agenti della polizia di Stato stanno completando i loro accertamenti: non è escluso che nei confronti dell’uomo si proceda per minacce e per porto abusivo di arma da taglio atta a offendere.

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