Ognissanti, ridotti gli affari dei banchi davanti ai cimiteri

merano. Ieri, la festa di Ognissanti, e oggi la ricorrenza per tutti i defunti: molti i meranesi che hanno fatto visita ai congiunti deceduti. Nel cimitero comunale di via San Giuseppe e in quello...


Ezio Danieli


merano. Ieri, la festa di Ognissanti, e oggi la ricorrenza per tutti i defunti: molti i meranesi che hanno fatto visita ai congiunti deceduti. Nel cimitero comunale di via San Giuseppe e in quello parrocchiale di Maia Bassa si sono svolte le cerimonie religiose e sono state raccolte le offerte per l’attività della San Vincenzo. Giornate d’affari per i banchi dei fiori all’esterno delle mura dei cimiteri, e anche per i rivenditori di candele.

I tagli alla spesa familiare, che a onor del vero in Alto Adige sono abbastanza limitati, hanno inciso anche sulla spesa dedicata all’abbellimento delle lapidi. Sono finiti i tempi di ressa davanti all’ultimo vasetto, hanno raccontato i testimoni diretti del cambiamento, e bisogna darsi da fare per studiare le giuste contromosse. Il primo ostacolo è la concorrenza dei supermarket “fuori tutto”, che di questi tempi insieme alle verdure improvvisano banchi dei fiori e svuotano scaffali per riempirli di lumini. «C’era ancora la possibilità di fare una buona giornata di vendite – raccontava ieri mattina un ambulante- ma non si vedono più i viali affollati come avveniva tanti anni fa. Le tradizioni sono cambiate, e la clientela si concentra soprattutto tra le persone di una certa età».

I prezzi oscillano tra l’euro e 10 centesimi del lumino piccolo alle decine di euro di una composizione floreale a cuscino con piante invernali. Le differenze dei prezzi sono state contenute in pochi centesimi per fiori e candele. Il tipo di lumino più piccolo ieri era venduto a 1 euro e 10 allo stand di via San Giuseppe, mentre a Maia Bassa la stessa candela costava un euro e 50 mentre al distributore automatico all’interno del cimitero la si trovava a un euro soltanto. Nei supermercati cittadini i lumini con la foto di Papa Francesco o con le immagini di Giovanni XXIII sono andati per la maggiore, e alla cassa costavano circa tre euro. Ma c’è anche chi si impegna per creare qualcosa di diverso dal solito mazzo di fiori. «Cerchiamo di distinguerci con la qualità, e la gente lo nota – dice il titolare di un banchetto –. Abbiamo i prodotti a basso costo, come gli altri banchi, i lumini e qualche fiore finto, poi la differenza la fa l’impegno: per fare certe composizioni ci vuole oltre mezz’ora».













Altre notizie

Attualità