Palloncini per dire «no» alla violenza sulle donne
Incontro e lancio simbolico oggi in piazza Teatro ricordando la morte di Riffeser: «Gli abusi non sono questioni private e la gelosia non giustifica il femminicidio»
MERANO. La violenza sulle donne non è una questione privata e la gelosia non giustifica il femminicidio. Per questo oggi le collaboratrici e le responsabili dell’associazione “Donne contro la violenza di Merano” si riuniranno in piazza Teatro per ricordare le vittime e dire no alla violenza sulle donne. Sono invitate/i a partecipare tutte le cittadine e tutti i cittadini. L’iniziativa - sostenuta dall’assessorato comunale per le pari opportunità e dall’assessora competente - prevede un blocco momentaneo del traffico e il lancio di palloncini bianchi per ricordare tutte le donne vittime di femminicidio.
“Le socie dell’associazione Donne contro la violenza di Merano - si legge nella nota del sodalizio - vogliono esprimere il proprio cordoglio ai famigliari di Alexandra Riffeser. Che una donna abbia perso la vita in quanto donna e per mano del proprio marito ci riempie di dolore e preoccupazione e siamo vicine alla famiglia”.
Quasi ogni due giorni in Italia avviene un femminicidio. I media parlano di raptus, di amore troppo grande, di gelosia troppo forte. Ma l’uccisione di una donna per mano del partner non è un disperato atto d’amore, bensì l’ultimo gesto violento che ha portato alla morte. L’omicida antepone i propri interessi, esercita potere e controllo sulla donna e decide della sua vita, spesso proprio quando lei ha deciso di concludere la relazione. Questi gesti non possono essere giustificati, niente giustifica la morte. Non è una questione privata, ma una problematica sociale che richiede risposte e interventi adeguati da parte di tutti.
I centri antiviolenza dell’Alto Adige sono luoghi ai quali le donne si possono rivolgere per essere ascoltate. Altre donne e uomini a conoscenza di situazioni di violenza possono rivolgersi ai centri antiviolenza e a loro volta sostenere le donne a chiedere aiuto. Fondamentale è inoltre che operatori/operatrici di altri servizi riconoscano la violenza sulle donne e siano di supporto nella presa di contatto con il centro antiviolenza. Delicato è il momento della separazione e un colloquio di consulenza aiuta a individuare la relazione violenta e a non confonderla con una situazione conflittuale.
Da 25 anni a Merano il Centro antiviolenza viene gestito dall’associazione Donne contro la violenza su incarico della Comunità comprensoriale Burgraviato. Le operatrici sono a disposizione quotidianamente 24 ore su 24. Anche l’amministrazione comunale della città di Merano si è fatta carico della tematica della violenza di genere dando vita nel 2012 alla Rete contro la violenza sulle donne. Nel 2014 la Rete ha realizzato anche una Datei herunterladen: Pdfinfocard destinata alle donne che subiscono violenza o che si trovano in situazioni a rischio. La Rete promuove la collaborazione fra il Centro antiviolenza, i servizi sociali e sanitari, le forze dell’ordine, i servizi giovanili e i consultori familiari per ottimizzare il supporto alle donne e avviare attività di prevenzione e sensibilizzazione pubblica.
L’Associazione Donne contro la violenza – Frauen gegen Gewalt onlus è in Corso Libertà a Merano, tel 0473/222335, www.donnecontrolaviolenza.org, numero telefonico di emergenza 800 014008.